Si è spento Patrick O’Connell in un ospedale di Manhattan, dopo aver convissuto con l’Aids per quasi quarant’anni.
O’Connell faceva parte della comunità di artisti gay e ha contratto l’Aids negli anni ‘80, nel periodo in cui New York è stata l’epicentro dell’epidemia. Al tempo il virus era considerato “la peste degli omossessuali” in quanto i primi ad averlo contratto erano stati proprio loro. Solo nel 1986, dopo anni di studi, l’Aids prese anche il nome di HIV “Virus dell’immunodeficienza umana”.
Patrick O’Connell è stato portatore di importanti campagne sociali per la lotta contro l’Aids. La prima iniziativa è stata la “Giornata Senza Arte”, nella quale musei e gallerie velarono le proprie opere in segno di lutto. La seconda è stata l’invenzione del nastrino rosso, oggi simbolo internazionale. Il "Ribbon Project" fu progettato nel 1991, si tratta di un nastrino rosso a forma di “v” capovolta. L'artista riuscì a portare il suo simbolo ai Tony, equivalenti agli Academy Awards, dove lo fece indossare al presentatore Jeremy Irons e all’intera platea.