La Sardegna dal 1720 al 1794 è stata sotto il dominio del governo dei Savoia. Tra il 1792 e il 1793 la Francia tentò di occupare la Sardegna.
I Sardi riuscirono a difendersi e a cacciare i Francesi.
Dopo l’ennesimo sopruso da parte dei Savoia, la Sardegna decise di ribellarsi e il 28 aprile 1794 insorsero i ‘Vespri Sardi’, moti insurrezionali che si scatenarono a Cagliari, Sassari e Alghero, durante i quali i Piemontesi furono cacciati dall'isola.
Sa Die de sa Sardigna è stata istituita come festa nel 1993 con la Legge Regionale n.44 del 14 Settembre 1993. Questa giornata rappresenta la liberazione della Sardegna e il riscatto sociale dei Sardi dai Piemontesi.
A causa del Covid la Sardegna non potrà festeggiare come ha sempre fatto. Il Consiglio regionale celebrerà la giornata a porte chiuse, ma sarà trasmesso in diretta sul sito istituzionale del Consiglio stesso.
Per l’occasione il gruppo musicale Tazenda eseguirà l’inno sardo “Procurade ‘e moderare”.