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Tempo libero
3 Luglio 2020

Lo smart-working diventa compagno di viaggio: si potrà lavorare anche in vacanza!

Nascono gli alberghi per i lavoratori

In pochissime settimane l’Italia è stata catapultata nel 2020, o meglio nell’epoca digitale, obbligando quasi tutte le categorie a adeguarsi alla tecnologia. Dal 9 marzo, giorno di inizio del lock-down, i lavorati italiani hanno conosciuto il mondo dello smart-working, nuova quotidianità.

Uno smart-working sempre più presente che, ormai, è diventato un vero e proprio compagno di viaggio, tanto da essere portato pure in vacanza. Nasce così la nuova frontiera del turismo, dove le stanze diventano postazioni per smart worker.

In questi mesi il lavoro agile si è rivelato una salvezza per alcuni lavoratori che hanno potuto continuare a lavorare evitando la cassa integrazione; ma anche una condanna per tanti altri che conducono le proprie giornate all’interno della stessa casa, passando alienati dalla scrivania alla cucina.

E se alcuni speravano nelle ferie estive per concedersi finalmente una pausa totale, tanti altri preferiscono portarsi il computer pure in riva al mare, continuando a fatturare anche in quei periodi in cui negli anni precedenti ci si concedeva una vacanza.

Tutto cambia in questa particolarissima estate 2020, pure le ferie!

Infatti, anche il settore alberghiero ha deciso di adeguarsi alla nuova dimensione lavorativa. Una vacanza non più all’insegna del relax totale e della spensieratezza, ma fatta di nuovi spazi adibiti alle esigenze del lavoratore a distanza: gli hotel mettono così a disposizione suite, camere, desk e postazioni ad hoc, offrendo connessioni rapide, segreteria, stampanti, scanner, monitor, la possibilità di spedire e ricevere pacchi, caffè a volontà. E per chi volesse di più anche spa, piscina e massaggi.

Non più due sfere separate tra lavoro e vacanza, con la possibilità di staccare totalmente la spina, ma la nascita del binomio hotel-smart working, in grado di coniugare gli attimi di vacanza alle ore lavorative.

Data la crisi del settore turistico, gli alberghi aprono le porte ai lavoratori, o meglio agli uomini d’affari e freelance: è il caso della catena Best Western Italia che già a marzo ha lanciato le Smart working Room, spazi comodi, puliti e sanificati per lavorare in tranquillità e silenzio, con parcheggio gratuito, servizio in camera e accesso in palestra. Da nord a sud, da Viterbo a Bergamo, con diverse opzioni su Milano, Roma, Genova, Torino e Verona, fino a Catania e Matera, più di settanta hotel Best Western Italia si sono adattati alla nuova frontiera turistica, con ben tre possibilità di affitto: giornaliero, per cinque giorni o per venti giorni, con tariffe nel complesso abbordabili: dai 25 euro al giorno a Viterbo e Pordenone, ai 30 di Vicenza; dai 35 euro di Torino, ai 50 o 60 euro di Roma e Milano.

Nel profondo sud, invece, per coniugare i momenti sul mare alle ore trascorse davanti al computer, l’esperimento è partito dal VOI Arenella Resort di Siracusa. Un’iniziativa più che riuscita visto il numero di richieste superiore alle camere disponibili.

Nuove frontiere del viaggio, nuovi orari lavorativi. Certamente una nuova occasione per i lavoratori.

Ma forse, alle volte, si ha il bisogno di fermarsi e staccare da tutto, anche e soprattutto dal lavoro.

@Grazia Enerina Pisano