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3 Luglio 2020

Il mutuo salva la casa ma attenzione alla tipologia!

Ecco tutto quello che c’è da sapere

Il primo appartamento dove andare a vivere da soli, una casa in cui crescere i propri figli o magari una villetta con giardino per il cane. Tutti fin da piccoli immaginano la casa dei sogni e gli italiani ancora di più. Infatti, in Italia, tre famiglie su quattro vivono in una casa di proprietà, spesso acquistata tramite mutuo che, quando corretto, costituisce una garanzia; se sbagliato, una condanna. Di fatto, quando si compra casa, poiché il tempo stringe e la burocrazia per l’istruttoria di un mutuo si rivela immensa, si finisce per scegliere la proposta della prima banca disposta a concedere il finanziamento.

Spesso, erroneamente, si tende a pensare che un mutuo valga l’altro ma di fatto non è così. È il caso del mutuo casa per cui, una volta stipulato, si può chiedere il rimborso.  

Come funziona un mutuo casa? Il mutuo ipotecario è un contratto tra un istituto di credito ed il cliente. Il primo eroga un finanziamento a lungo termine, l’altro concede un’ipoteca sull’immobile alla banca: in caso di inadempienza la banca potrà rivalersi sull’immobile per rivenderlo e saldare le spese del cliente ancora non pagate. Così la banca inserisce nel contratto due obblighi apparentemente innocui: l’apertura di un conto corrente presso l’istituto e la sottoscrizione di una o più polizze assicurative collegate al mutuo. Ma queste operazioni non sono obbligatorie e proprio sulla base di questo, qualora fosse stato richiesto un mutuo casa, si potrebbe accedere al rimborso.

A tal proposito, l’Antitrust ha recentemente sanzionato quattro delle principali banche italiane: l’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato ha erogato sanzioni milionarie a quattro istituti per le cosiddette “operazioni baciate”. La sanzione punisce pratiche commerciali scorrette nell’ambito della vendita di polizze e conti correnti abbinati ai mutui. Infatti, spesso le banche, in accordo con le compagnie assicurative, spingono il cliente a scegliere specifiche polizze con caratteristiche più in linea con gli utili delle banche che con le esigenze di copertura della clientela.  

Secondo quanto calcolato dall’Autorità, il danno economico subito dai consumatori si aggira intorno a 500 milioni di euro annui, ricavati tramite la proposta di vendite “baciate” nei maggiori sportelli bancari. A ciò, si aggiunge la pratica commerciale scorretta di obbligare i nuovi clienti intenzionati a concludere contratti di mutuo ad aprire un conto corrente presso la medesima Banca.

Dunque, attenzione alle condizioni del mutuo! Infatti, qualora la banca fosse stata riconosciuta colpevole di aver forzato la sottoscrizione di strumenti accessori, si avrebbe diritto ad un rimborso.

@Grazia Enerina Pisano