La canzone degli 883 “Hanno ucciso l’uomo ragno” era un cult degli anni Novanta. Il bacio tra Spider-Man e Mary Jane nel film del 2002 con Tobey Maguire ha fatto sognare migliaia di spettatori. E, dopo il cartone animato del 2018 “Spider-Man: Un nuovo universo”, l’eroe torna al cinema pronto per salvare ancora una volta il nostro mondo!
Questa la notizia diffusa in questi giorni dalle case produttrici Columbia Pictures, Sony Pictures Animation e Marvel Entertainment: sebbene le riprese siano state interrotte dall’emergenza Covid-19, Spider-Man ritorna sul grande schermo il 7 ottobre del 2022, nel sequel “Spider-Man: Un nuovo universo 2”.
Ritorna nelle sale Miles Morales, protagonista del primo capitolo: a New York è nato un nuovo uomo ragno, oltre il famosissimo Peter Parker e gli altri. Perché, per chi se lo fosse perso, è proprio questa l’assoluta novità del cartone: Spider-Man non è più solo, nel film ci sono tantissimi uomini e donne ragno che vivono in universi paralleli, tutti indistintamente da salvare. C’è ovviamente il primo Spider-Man (Peter Parker), ma anche la Spider-Woman Gwen Stacy, Spider-Ham della Marvel e l’uomo ragno degli anni 30 in versione noir (Spider-Man Noir). Tutti pronti a cambiare il mondo e renderlo un posto migliore.
Dopo il grandissimo successo del primo film animato, vincitore di un Oscar e di un Golden Globe come Miglior Film d’Animazione, l’eroe torna al cinema in un nuovo episodio che si concentrerà sulla crescente relazione tra Miles Morales e Gwen Srancy, con l’apparizione anche di Supaidaman, lo Spider-Man giapponese. La prima parte è stata apprezzata sia dal pubblico che dalla critica, diventando uno dei film più innovativi e meglio prodotti nella storia del cinema d’animazione: riprendendo la grafica del fumetto, l’opera è stata realizzata con l’utilizzo delle migliori tecnologie sul mercato.
Un’idea originale che, in una società affranta dal pregiudizio, si propone come via di fuga e soluzione alternativa alla logica dominante. Le diversità sempre più ostracizzate dai governi vengono qui esaltate, diventando le vere protagoniste. Spider-Man non è più solo l’uomo bianco borghese occidentale ma “Tutti possono essere Spider-Man”, rimanendo sé stessi e facendo delle proprie diversità il cavallo vincente.
Diversità che, proprio come Spider-Man, salveranno il nostro mondo.
@Grazia Enerina Pisano