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9 Dicembre 2025

Il 2025 potrà essere il secondo anno più caldo mai registrato

Il 2025 si profila come il secondo anno più caldo, a pari merito con il 2023 e appena dietro al record del 2024

L'emergenza climatica continua a battere record. Secondo i nuovi dati del Copernicus Climate Change Service (C3S), il 2025 è destinato a classificarsi come il secondo anno più caldo mai registrato a livello globale, raggiungendo la pari merito con il 2023 e superato solo dal 2024.

L'ultimo mese analizzato, novembre, si è confermato il terzo più caldo mai registrato, con una temperatura media di 14,02 { gradi Celsius}. Questo valore è 0,65 gradi superiore alla media del periodo 1991-2020 e, in modo preoccupante, ben 1,54 gradi al di sopra dei livelli pre-industriali (1850-1900).

Il 2025 potrà essere il secondo anno più caldo mai registrato - Giornale di  Sicilia

I dati sottolineano la rapidità con cui il cambiamento climatico sta avanzando. Samantha Burgess, responsabile strategico per il Clima presso Copernicus, ha commentato: "A novembre, le temperature globali erano di 1,54 gradi superiori ai livelli preindustriali e la media triennale 2023-2025 è sulla buona strada per superare per la prima volta gli 1,5 gradi centigradi."

"Questi traguardi non sono astratti: riflettono il ritmo accelerato del cambiamento climatico e l'unico modo per mitigare il futuro aumento delle temperature è ridurre rapidamente le emissioni di gas serra", ha concluso la Burgess.

Novembre è stato caratterizzato da ampie anomalie: Più calde della media nel Canada del Nord e nell'Oceano Artico. In Europa, il mese è stato il quinto più caldo, con 1,38 gradi sopra la media, rendendo l'autunno 2025 il quarto più caldo.

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Il mese è stato funestato da gravi eventi, inclusi i cicloni nel Sud Est Asiatico che hanno causato inondazioni catastrofiche e la perdita di 1.100 vite umane.

L'estensione del ghiaccio marino artico si è ridotta del 12% rispetto alla media, segnando il secondo valore più basso per novembre. In Antartide, la riduzione del 7% segna il quarto valore più basso.

Quanto alle precipitazioni, si sono registrate condizioni più umide nell'Europa occidentale e nei Balcani, mentre l'Italia settentrionale e il Mediterraneo sono stati interessati da condizioni più secche.

Il messaggio chiave che emerge dai dati Copernicus è chiaro e urgente: la rapida e drastica riduzione delle emissioni di gas serra è l'unica via per contrastare l'accelerazione del riscaldamento globale.

 

 

@Redazione Sintony News