
Il Natale 2025 si preannuncia all’insegna della prudenza. Tra inflazione e rincari, molte famiglie italiane dichiarano di voler ridurre il budget dei regali, orientandosi verso acquisti più consapevoli e mirati.
Secondo un’indagine dell’istituto di ricerca EMG Different, circa tre milioni di italiani stimano per il 2025 una riduzione del budget natalizio pari a quasi il 20% rispetto all’anno precedente. Inflazione, aumento delle spese familiari e incertezza economica orientano i consumi verso acquisti più ponderati, con una crescente preferenza per regali utili e dal valore percepito più alto.

Tra le categorie più richieste figurano i prodotti tecnologici: dispositivi audio, e-reader, gadget per la smart home e apparecchi dedicati al benessere. Rimangono popolari, soprattutto tra giovani e famiglie, giochi e articoli legati alla cultura pop, che favoriscono momenti di condivisione. In aumento anche la domanda di accessori per la casa, profumazioni, candele di design e oggetti dedicati al relax e al wellness. Rientrano fra i preferiti anche borse, capi d’abbigliamento, calzature e piccoli articoli di moda, insieme ai profumi. Cresce inoltre l’interesse per regali personalizzati o esperienziali, come corsi, abbonamenti o prodotti artigianali.
Nel settore moda, le festività restano uno dei periodi più rilevanti per gli acquisti. Harper’s Bazaar, ad esempio, ha individuato sei borse di lusso particolarmente richieste per il 2025, firmate Bottega Veneta, Prada, Louis Vuitton, Miu Miu, Saint Laurent e Fendi, con prezzi che possono raggiungere i 5.000 euro.

Alla dimensione del consumo si affianca, però, una tendenza crescente alla solidarietà. Il Retail Report 2025 di Adyen segnala che due italiani su tre effettuano donazioni più volte al mese e molti scelgono di trasformare il tradizionale regalo natalizio in un gesto di beneficenza, sostenendo cause sociali o umanitarie.
Che si tratti di un acquisto consapevole o di un contributo solidale, l’elemento che più caratterizza il Natale 2025 è dunque l’attenzione all’intenzione e al valore del gesto, più che alla quantità della spesa.
Letizia Demontis