Nessuno può dire con certezza chi sarà il prossimo papa, ma possiamo fare qualche considerazione basandoci sui cardinali “papabili”, ovvero coloro che hanno caratteristiche e visibilità tali da essere considerati seri candidati.
Ecco alcuni nomi che vengono spesso citati negli ambienti vaticani e dai vaticanisti:
1. Card. Matteo Zuppi (Italia)
Presidente della CEI, molto vicino alla linea di Papa Francesco, noto per il suo impegno nel dialogo, nella pace e nella carità. Uomo di mediazione, è considerato una figura di continuità ma con grande autonomia.
2. Card. Luis Antonio Tagle (Filippine)
Molto stimato da Papa Francesco, ex arcivescovo di Manila, attuale prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Giovane rispetto alla media (nato nel 1957), rappresenterebbe una scelta orientata all’Asia.
3. Card. Péter Erdő (Ungheria)
Teologo e canonista, già presidente del CCEE (Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee). Figura solida, europea e conservatrice, potrebbe rappresentare un “ritorno” a un profilo più tradizionale.
4. Card. Christoph Schönborn (Austria)
Teologo molto rispettato, ma l’età (nato nel 1945) potrebbe pesare contro di lui. Ha una posizione di equilibrio tra dottrina e apertura.
5. Card. Jean-Claude Hollerich (Lussemburgo)
Relatore generale del Sinodo sulla sinodalità, figura moderna e molto vicina alla visione di Francesco. Parla molte lingue e ha esperienza anche in Asia (missionario in Giappone).
6. Card. Wilton Gregory (Stati Uniti)
Primo cardinale afroamericano, arcivescovo di Washington. Figura significativa in chiave di rappresentanza e rinnovamento, ma meno probabile a causa della forte polarizzazione nella Chiesa americana.
Se i cardinali volessero continuare il cammino tracciato da Francesco, Zuppi, Tagle o Hollerich sarebbero i più indicati. Se cercassero invece un cambio di rotta più tradizionale, Erdő o un cardinale africano potrebbero emergere. Occhio anche a un “papa di sorpresa”, magari da un Paese del Sud del mondo.
@Redazione Sintony News