Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica sistematica all’Università degli Studi di Cagliari, è stato insignito nei giorni scorsi del Golden Oak Award per i risultati raggiunti in 30 anni di ricerche e attività di conservazione realizzate in tutto il Mediterraneo. La consegna dell’importante riconoscimento è avvenuta a Limassol (Cipro) durante i lavori del congresso internazionale sulla conservazione della flora e degli habitat del Mediterraneo (V Mediterranean Plant Conservation Week).
Si tratta del “Premio per la Conservazione delle Piante Mediterranee”, denominato “Golden Oak Award” (Quercia d'Oro), assegnato dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), dal CEPF (Critical Ecosystem Partnership Fund) e dalla rete GENMEDA (Network of Mediterranean Plant Conservation Centres) che celebra gli eccezionali contributi forniti alla protezione, alla ricerca e alla conservazione della flora mediterranea. Il Golden Oak Award è un prestigioso riconoscimento assegnato a scienziati che hanno dimostrato un impegno costante e una forte leadership nella salvaguardia della ricchezza botanica del pianeta.
“In riconoscimento della sua eccezionale dedizione e dei suoi notevoli contributi scientifici alla conservazione della flora e degli habitat mediterranei – si legge nella motivazione del premio - La sua dedizione e il suo instancabile impegno hanno lasciato un impatto duraturo sulla conservazione del nostro patrimonio naturale”.
Responsabile scientifico del Centro Conservazione della Biodiversità e della Banca del Germoplasma della Sardegna, Gianluigi Bacchetta vanta una produzione scientifica di assoluto rilievo sviluppata in 30 anni di carriera accademica: autore di circa 700 articoli su riviste internazionali, ha collaborato con editori italiani e internazionali alla stesura di 24 libri scientifici, svolgendo anche il ruolo di revisore per riviste nazionali e internazionali nel campo della conservazione della biodiversità. Ha svolto un ruolo di primissimo piano nel settore come editor di importanti riviste scientifiche come Plant Biosystems e Plant Sociology e il Journal of Zoological and Botanical Gardens. Ultimamente, sta focalizzando la sua attenzione sul sostegno alle persone in difficoltà, principalmente in Africa, Vicino Oriente e Sud America, mentre prosegue i progetti in corso in Brasile, Mozambico, Tanzania e Tunisia, e prevede di svilupparne di nuovi nei Balcani, in Ecuador e in Togo.
Con lui sono stati premiati Emilio Laguna, direttore tecnico del Centro di ricerca e sperimentazione forestale (CIEF), e Kyriacos Georghiou, Professore emerito della facoltà di Biologia dell’Università Nazionale e Capodistriana di Atene. “Abbiamo il privilegio di riconoscere il merito di tre straordinari scienziati che non solo hanno contribuito al progresso della conservazione delle piante – si legge sul sito del Congresso - ma hanno anche ispirato altri a unirsi a questa missione fondamentale. Il loro lavoro ha rafforzato gli sforzi di conservazione, approfondito la nostra comprensione della biodiversità mediterranea e promosso un futuro più sostenibile per le generazioni future”.
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