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10 Aprile 2025

Graziano Mesina malato terminale, nuova istanza per il differimento della pena

Le avvocate di Graziano Mesina: “Condizioni disperate, va riportato in Sardegna”

Una diagnosi oncologica terminale, l’impossibilità di alimentarsi e camminare, la perdita della parola e della lucidità. In queste condizioni si troverebbe Graziano Mesina, 83 anni, storico ex latitante e figura controversa del banditismo sardo, detenuto da due anni nel carcere di Opera (Milano). A denunciarlo sono le sue avvocate, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, che hanno presentato una nuova istanza di differimento pena per gravi motivi di salute – la settima – al Tribunale di Sorveglianza di Milano.

«Le sue condizioni, già critiche, sono precipitate negli ultimi due mesi – spiegano le legali in una nota –. Dopo il ricovero nel reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo di Milano, è arrivata la conferma di quanto temuto: una patologia oncologica diffusa, incurabile, in fase terminale». Mesina, aggiungono, non è più in grado di parlare, camminare, riconoscere le persone, né di nutrirsi autonomamente.

Arrestato Graziano Mesina, era latitante dal luglio 2020

Nonostante ciò, tutte le istanze precedenti sono state rigettate, così come le richieste di trasferimento in Sardegna, che avrebbero permesso all’ex latitante di ricevere cure più adeguate e, soprattutto, il conforto della vicinanza familiare.

Le legali parlano apertamente di una situazione «inumana»: «Nel reparto penitenziario hanno stabilito che non è più curabile – sostengono – ma gli viene negata anche la possibilità di una seconda opinione medica, in un reparto di oncologia esterno».

Al rifiuto del differimento ha contribuito, secondo quanto riferito, anche una relazione della Procura Generale di Cagliari che ribadisce la «persistente attuale pericolosità» di Mesina, nonostante lo stato clinico gravemente compromesso.

GRAZIANO MESINA - A Milano iniziate le visite per la perizia sullo stato di  salute - Newsarde.it

La nuova istanza è stata depositata all’indomani dell’ultima visita in carcere, che ha restituito – dicono le avvocate – un quadro clinico «ormai disperato». «Presenteremo immediatamente l’ennesima richiesta al tribunale di sorveglianza di Milano con la speranza di una risposta finalmente positiva. Va disposto subito il trasferimento in Sardegna, finché le condizioni fisiche lo consentono ancora».

Graziano Mesina, conosciuto anche come “Grazianeddu”, era stato arrestato nel 2021 dopo un periodo di latitanza seguito alla revoca della grazia concessa nel 2004. L’ultima condanna, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, lo aveva riportato dietro le sbarre con una lunga pena da scontare. Ma ora, la battaglia giudiziaria non è più per la libertà, bensì per un diritto umano essenziale: morire con dignità, vicino ai propri affetti.

 

 

@Redazione Sintony News