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1 Aprile 2025

Assalto al portavalori sulla Variante Aurelia, Saviano: “I sardi producono criminali, non mafia”

Lo scrittore: “I soldi vengono nascosti in un magazzino, tenuti fermi per giorni e giorni. E il denaro quasi sempre arriva nell'isola”

Un bottino da tre milioni di euro, una banda di rapinatori sardi e un'organizzazione meticolosa. L'assalto al portavalori avvenuto venerdì scorso sulla Variante Aurelia continua a far discutere, e a ipotizzare il destino della refurtiva è lo scrittore e giornalista Roberto Saviano, che in un video pubblicato sul suo canale YouTube ha ricostruito le strategie criminali legate a questi colpi.

Secondo Saviano, il denaro sarebbe stato nascosto in un magazzino nelle campagne livornesi, dove rimarrebbe fermo per giorni prima di essere trasferito in Sardegna, terra d’origine dei rapinatori. "Il denaro quasi sempre arriva nell'isola, utilizzando ditte di spedizionieri che lo occultano in doppi fondi, vestiti e persino confetture", spiega l’autore di Gomorra.

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Gli assalti ai portavalori, sottolinea Saviano, sono ormai una componente fondamentale dell’economia criminale. Non si tratta di attacchi improvvisati, ma di operazioni che richiedono mesi di pianificazione, con un investimento sia economico che logistico. Nel caso specifico della Variante Aurelia, l’appartenenza della banda alla criminalità sarda è emersa chiaramente grazie a un video che ha registrato le voci dei banditi, in cui si sente chiaramente l’accento isolano.

Ma perché le organizzazioni criminali sarde non si strutturano come le mafie tradizionali? Saviano fornisce una chiave di lettura: "I sardi producono criminali, ma non producono mafia". Secondo il giornalista, i gruppi criminali sardi rifiutano la gerarchia mafiosa, accettandola solo in contesti operativi come gli assalti, ma senza riconoscere l’autorità di un boss stabile.

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Secondo Saviano, una parte del bottino potrebbe finire nel traffico di cocaina. L’isola, infatti, ospita referenti della ’ndrangheta e della camorra, che utilizzano la Sardegna sia per il consumo locale che come hub di transito verso la Francia e la Spagna.

Se non destinata alla droga, la refurtiva potrebbe essere riciclata attraverso il mercato immobiliare. "I gruppi criminali utilizzano società immobiliari per giustificare compravendite di piccoli lotti di terra e case, spesso con l'ausilio di fatture false", spiega Saviano. Anche i bar sono strumenti utili per creare fatturazioni fittizie.

Un altro metodo di riciclaggio è l’investimento in beni di lusso, come orologi e opere d'arte, che permettono di movimentare enormi somme di denaro in modo discreto. "Poco volume, altissimo valore", sintetizza Saviano.

 

 

@Redazione Sintony News