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4 Marzo 2025

Gli animalisti di AIDAA chiedono l'affido dei cani di Acerra: possibile percorso rieducativo

La richiesta formale, inviata nei giorni scorsi, è in attesa di essere valutata dalla Procura di Nola e dall’ASL Napoli 3, mentre emergono nuove indiscrezioni sul futuro dei due animali

L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) rilancia la richiesta di affidamento per Tyson e Laika, i due cani della famiglia di Acerra coinvolti nella tragedia che ha portato alla morte della piccola Giulia. La richiesta formale, inviata nei giorni scorsi, è in attesa di essere valutata dalla Procura di Nola e dall’ASL Napoli 3, mentre emergono nuove indiscrezioni sul futuro dei due animali.

Gli animalisti dell’AIDAA sottolineano come i due cani risultino privi di microchip, il che, a loro avviso, escluderebbe automaticamente la possibilità di restituzione alla famiglia, indipendentemente dall'esito delle indagini. Inoltre, secondo le dichiarazioni del veterinario che li sta monitorando nel canile di Frattamaggiore, entrambi gli animali, in particolare il pitbull Tyson, si mostrerebbero tranquilli e docili.

«Stiamo predisponendo due percorsi che, dopo un’eventuale fase di rieducazione, potrebbero portare a una nuova famiglia o addirittura a un impiego nella pet therapy» dichiarano gli animalisti in un comunicato. «Sarebbe una bella scommessa riuscire a dare questo futuro a due cani accusati, per il momento senza prova certa di colpa, di aver ucciso una bambina. Fantascienza? No, è un percorso assolutamente percorribile».

Bambina sbranata e uccisa dal pitbull ad Acerra, la piccola si chiamava  Giulia: la mamma era

La vicenda ha scosso profondamente l’opinione pubblica e acceso il dibattito sulla gestione degli animali considerati potenzialmente pericolosi. Mentre le indagini proseguono per accertare le reali dinamiche dell’aggressione, la proposta di AIDAA apre una prospettiva diversa rispetto all’ipotesi dell’abbattimento degli animali, sollevando interrogativi sulla possibilità di riabilitazione anche in casi estremi come questo.

 

 

@Redazione Sintony News