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11 Febbraio 2025

Il sardo entra nel digitale: Android 15 introduce la lingua tra le opzioni ufficiali

La nuova versione del sistema operativo di Google consente agli utenti di selezionare il sardo tra le lingue configurabili sui dispositivi

Il sardo fa il suo ingresso ufficiale nel mondo tecnologico grazie ad Android 15. La nuova versione del sistema operativo di Google consente agli utenti di selezionare il sardo tra le lingue configurabili sui dispositivi, segnando un importante passo avanti per la tutela e la diffusione della lingua.

Per la prima volta, gli utenti potranno impostare il sardo come lingua predefinita nelle applicazioni che supportano questa opzione. La funzionalità si attiva facilmente tramite il percorso Impostazioni > Sistema > Lingue > Lingue del sistema. Se un'app è tradotta in sardo, partirà automaticamente in quella lingua, senza necessità di configurazioni aggiuntive.

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Questa novità rappresenta un'opportunità significativa per la visibilità della lingua sarda nel panorama digitale. Già in passato alcune applicazioni, come il browser Firefox grazie al lavoro del gruppo Sardware, avevano adottato il sardo. Tuttavia, la selezione manuale della lingua non era sempre disponibile. Ora, con Android 15, anche app open-source come OsmAnd, F-Droid e Aurora Store saranno automaticamente disponibili in sardo.

Il gruppo Sardware, da anni impegnato nella promozione del sardo nel digitale, ha accolto con entusiasmo la novità. Ma gli attivisti sottolineano che c'è ancora molto da fare: l'interfaccia di Android non è ancora tradotta e il sistema operativo non permette di modificare direttamente i file di sistema per personalizzare ulteriormente l'esperienza utente.

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Tradurre Android in sardo richiederebbe un lavoro colossale: sono necessarie migliaia, se non milioni di parole, e il processo dipende dalle decisioni di Google. Tuttavia, l'impegno della comunità resta forte. Dopo aver già portato il sardo su Ubuntu Touch, i membri di Sardware continuano a lavorare per una maggiore presenza della lingua negli ecosistemi digitali.

Secondo gli esperti, tra il 50% e il 90% delle lingue del mondo rischiano di scomparire entro la fine del secolo. Mantenere vivo il sardo nel contesto tecnologico diventa quindi una responsabilità collettiva. Ogni utente può dare il proprio contributo scegliendo di impostare il sardo nelle app disponibili, diffondendo la voce e privilegiando software che supportano la diversità linguistica.

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Alcuni programmi, come Mozilla Firefox e Telegram, sono già tradotti e pronti per l'uso. La speranza è che sempre più aziende e sviluppatori seguano questa strada, rendendo il digitale uno spazio più inclusivo anche per le lingue minoritarie. Il sardo ha ora una nuova opportunità: il futuro dipende dall'impegno di tutti.

 

@Redazione Sintony News