Lele Mora ha scelto di scrivere un nuovo capitolo della sua vita, completamente diverso da quello che lo ha reso celebre negli anni 2000 come manager delle star. Dopo gli scandali, la condanna per bancarotta fraudolenta e evasione fiscale, e un anno di carcere, Mora si è reinventato, dedicandosi a un'attività che lo mette a contatto diretto con la "gente comune": la vendita di pellicce al mercato di Torino.

In un'intervista a La Stampa, Mora ha raccontato il suo presente, fatto di scelte semplici ma appaganti. Nonostante i commenti di chi lo accusa di essere passato "dalle stelle alle stalle", Mora rivendica con orgoglio la sua nuova attività: "Venditori si nasce. Ho sempre fatto ciò che amo."

I prezzi delle sue pellicce, che vanno dai 2.000 ai 5.000 euro, gli permettono di chiudere la giornata con pochi capi venduti: "Facciamo anche sconti speciali."

Mora guarda al passato senza pentimenti. Nonostante il cambio di vita, si definisce un "bisnonno felice", circondato da figli, amici e persone che gli vogliono bene. Tra i ricordi più vivi, il rapporto con Silvio Berlusconi, descritto come un amico e un uomo con cui condivideva umili origini: "Era un genio, un grande imprenditore. Venivamo entrambi dal nulla."

Lele Mora sottolinea che la sua vita è stata tutt'altro che ordinaria. Nel corso degli anni, ha incontrato 41 capi di Stato e cinque pontefici. Tra gli aneddoti più sorprendenti, Mora racconta di aver accompagnato Papa Giovanni Paolo II a incontrare Fidel Castro a Cuba, in una visita pastorale, in compagnia di Valeria Marini e Leonardo DiCaprio.

Nonostante i numerosi inviti per partecipare a programmi televisivi e interviste, Mora preferisce mantenere un profilo basso: "Ne avrei di cose da raccontare, ma rifiuto sempre." La sua priorità ora sembra essere la tranquillità e un'esistenza lontana dai clamori del passato.

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