Un anno fa ci lasciava Gigi Riva, un'icona del calcio italiano e simbolo del Cagliari dello scudetto del 1970. Con i suoi 35 gol in Nazionale, Riva detiene ancora oggi il record di marcature con la maglia azzurra.
Un uomo che, con il suo talento e la sua umiltà, ha saputo conquistare il cuore di un'intera nazione, ma soprattutto della Sardegna, che lo considera ancora un eroe e un figlio adottivo.
Oggi, alla Basilica di Bonaria di Cagliari, si terrà una semplice messa in suo ricordo, rispettando le sue volontà: un momento raccolto, senza sfarzo, lontano dai riflettori.
E per l'occasione, il Cimitero Monumentale di Bonaria (dove riposa il Mito) sarà aperto dalle 8 alle 17.30 con orario continuato. Mezz’ora dopo si terrà la cerimonia che sarà aperta a familiari, amici, vecchi compagni di squadra e ai tanti cittadini che vorranno onorare la sua memoria. Non ci saranno star del calcio o figure politiche di spicco, ma la città sarà presente in massa, come già dimostrato un anno fa nel suo ultimo saluto.
Il legame tra Riva e il Cagliari è indissolubile. Anche nell'ultima partita casalinga contro il Lecce, l'undicesimo minuto è stato dedicato a lui, con un applauso corale e il coro "C'è solo un Gigi Riva" che si è alzato dagli spalti. Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha sottolineato il valore del suo ricordo anche durante la conferenza stampa post-partita, confermando quanto il mito di Riva sia ancora vivo nella squadra e nella tifoseria.
Gigi Riva era più di un calciatore. Era un uomo che, nonostante il successo, ha sempre mantenuto un atteggiamento discreto e un profondo legame con i valori autentici. La scelta di una commemorazione semplice rispecchia perfettamente il suo carattere e il suo modo di essere: genuino, lontano dagli eccessi e profondamente legato alla comunità.
La Sardegna e l'Italia intera non dimenticano Rombo di Tuono, un campione che ha fatto la storia del calcio e ha rappresentato un simbolo di dedizione, sacrificio e amore per il gioco. Anche senza eventi e celebrazioni ufficiali, la sua leggenda rimane viva, scritta nei cuori di chi lo ha ammirato in campo e fuori.
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