Il lavoro domestico in Italia rappresenta un settore cruciale per l’economia e il welfare, con un impatto significativo su vari livelli. I dati presentati nel sesto rapporto annuale dell'Osservatorio Domina offrono un quadro dettagliato di questa realtà. Le famiglie italiane spendono 13 miliardi di euro per colf e badanti e il settore contribuisce alla produzione di 21,9 miliardi di nuovi beni e servizi.

Il risparmio per lo Stato ammonta a 6 miliardi di euro, pari allo 0,3% del PIL, grazie alla cura domiciliare degli anziani che evita il ricovero in strutture. E il lavoro domestico genera 15,8 miliardi di euro, pari all'1% del PIL. Il valore complessivo del settore della cura è quantificato in 84,4 miliardi di euro, il 4,4% del PIL.

I lavoratori regolari (2023) sono 834mila, suddivisi in 413mila badanti (-4,4% rispetto al 2022) e 420mila colf (-10,5% rispetto al 2022). Il tasso di irregolarità invece è del 47,1%, con una spesa di 5,4 miliardi legata al lavoro sommerso. L’88,6% del totale sono donne. 69% stranieri, con prevalenza da Est Europa (35,7%).

Crescono i lavoratori che arrivano da Georgia, Perù ed El Salvador, mentre calano quelli da Romania, Moldavia e Bangladesh. Gli italiani costituiscono il 31,1% e sono in aumento (+20,2% dal 2014 al 2023).

Il numero di datori di lavoro è di 917.929 nel 2023, in calo del 6,1% rispetto all’anno precedente. Oltre un terzo dei datori di lavoro risiede in Lombardia e Lazio. E il 58% dei datori di lavoro sono donne, solo il 5% stranieri. 

La riduzione dei lavoratori stranieri e dei datori di lavoro riflette un cambiamento demografico e socioeconomico, con possibili implicazioni sulla sostenibilità del settore.

E l’elevata irregolarità nel lavoro domestico sottolinea la necessità di politiche più efficaci per l'emersione dal sommerso. La componente italiana in aumento tra i lavoratori suggerisce un cambiamento nei flussi migratori e nell'orientamento occupazionale interno. I dati emergono dal sesto rapporto annuale sul lavoro domestico a cura dell'Osservatorio Domina presentato in Senato.

@Redazione Sintony News