Il Capodanno sardo 2024 si preannuncia come un evento strategico per la destagionalizzazione del turismo, con un investimento complessivo di 2,5 milioni di euro da parte della Regione Sardegna e un'ampia partecipazione dei Comuni. L'iniziativa, coordinata dall'assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu, mira a promuovere l'immagine dell'Isola come destinazione non limitata alla stagione estiva, ma attraente tutto l'anno, grazie a eventi di qualità, tradizioni e cultura.
L'offerta di spettacoli si articola su tutto il territorio regionale. Si parte del capoluogo di regione, Cagliari, con Stewart Copeland (Police) che si esibirà nel Largo Carlo Felice, affiancato da dj set e concerti in altre piazze.
Ad Alghero i Negramaro saranno protagonisti nel Piazzale della Pace. Mentre a Olbia i Pinguini Tattici Nucleari e Boomdabash al Molo Brin. A Sassari ci sarà Gianna Nannini in Piazza d'Italia. Mentre Castelsardo ospiterà Irama ed Elodie in Piazza Nuova. A Nuoro ci sarà Giusy Ferreri in Piazza Vittorio Emanuele. Tortolì ospiterà gli Zero Assoluto in Piazza Rinascita. A Oristano ci sarà Gaia in Piazza Roma.
Mentre a Dorgali Max Gazzè con l’Orchestra Jazz della Sardegna.
Altri artisti: Irene Grandi (Bosa), Fred De Palma (Golfo Aranci), Nomadi (La Maddalena), Le Vibrazioni e Il Pagante (Iglesias).
Cuccureddu punta a fare del Capodanno un “asset di destagionalizzazione” per aumentare il turismo invernale e migliorare il tasso medio di occupazione alberghiera, attualmente al 20%, rispetto al 36% nazionale. L'idea è di trasformare eventi come il Capodanno, il Carnevale e la Pasqua in appuntamenti annuali di richiamo, mitigando la concentrazione di flussi turistici estivi e garantendo un turismo più sostenibile.
L'assessore evidenzia che, per migliorare il PIL turistico, attualmente all'8% in Sardegna, sarà necessario un cambiamento strutturale nella percezione dell'Isola come meta turistica. Un nodo cruciale resta quello dei collegamenti aerei invernali, che secondo Gianni Chessa, ex assessore al Turismo, potrebbero essere risolti solo con interventi presso le istituzioni europee e strategie di connessione a doppio scalo.
L’ampio cartellone di eventi, veicolato anche attraverso i canali Rai, contribuirà a rafforzare l’immagine della Sardegna come una destinazione culturale e versatile.
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