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15 Novembre 2024

Michele 'il tedesco' cittadino benemerito di Quartu

Hans Dieter Michael Fellmann, noto come Michele 'il tedesco', ha ricevuto l'attestato di cittadino benemerito dal Sindaco Graziano Milia e della Presidente del Consiglio Rita Murgioni

Quartu ha un nuovo cittadino benemerito: con il via libera di Giunta e Consiglio comunali, l’Amministrazione ha voluto premiare per quanto fatto in città in oltre 40 anni di attività Hans Dieter Michael Fellmann, più noto in città come ‘Michele il tedesco’, titolare dello storico locale Zum Loeweneck. Giovedì presso l’Ex Convento dei Cappuccini la consegna dell’attestato.

La cittadinanza benemerita costituisce un riconoscimento onorifico che premia l’attività di uomini e donne che abitano in città e che con opere concrete nei campi più svariati, dalle scienze alle arti, dal lavoro alla scuola e allo sport, ma anche con iniziative di carattere sociale, filantropico, con atti di coraggio e abnegazione civica, abbiano in qualsiasi modo giovato alla comunità, nel caso speficio quartese, promuovendone quindi l’immagine e il prestigio.

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Un profilo che ben si addice al tedesco di origini, ma ormai quartese a tutti gli effetti, Hans Dieter Michael Fellmann, noto ai più come ‘Michele’. Nato nel 1955 a Kitzingen, nell’ex Germania Ovest, arrivò in Sardegna per svolgere il servizio militare e in poco tempo si innamorò di questa terra. E infatti di lì a poco capì che voleva restare per sempre a vivere qui. Per realizzare questo piccolo grande sogno, ebbe l’idea, poi rivelatasi vincente, di aprire la prima birreria - e ristorante - bavarese della Sardegna, lo Zum Loeweneck (L’Angolo del Leone).

Era il 1980 quando si aprirono le porte del locale di via Magellano; oltre 40 anni dopo è ancora lì, nella stessa via, con gli stessi tavoli ormai intarsiati dal lungo uso.

Un angolo di Germania incastonato al centro nella nostra città, ma soprattutto un oste perfettamente integrato nella nostra comunità. Capace non solo di dirigere fieramente una delle 30 migliori birrerie d’Italia, titolo conferito dall’Accademia della Birra, ma anche di entrare nel 1991 nel Guinness World Record per aver progettato e costruito la più grande tabacchiera da fiuto simultanea al mondo.

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Per Michele, che ha anche partecipato ad alcuni set pubblicitari, per alcuni spot della birra Ichnusa e del CTM, con qualche comparsa nei film di Pieraccioni e Accorsi, giovedì la consegna dell’attestato di cittadino benemerito di Quartu da parte del Sindaco Graziano Milia, che ha voluto regalare al cittadino benemerito anche la spilletta dei Quattro Mori incorniciata dal verde della bandiera quartese. Presente anche la Presidente del Consiglio Comunale Rita Murgioni, che gli ha personalmente e metaforicamente dato ‘la chiave’ della città.

“Ero giovanissimo, appena 22enne, quando alcuni amici, militari come me, mi portarono al Poetto di Quartu. Capii subito che volevo restare qui e che sarebbe stata la mia seconda patria” ha dichiarato Michele durante la cerimonia. Ma non sono solo le bellezze paesaggistiche ad averlo conquistato: “È come se avessi vissuto due vite, la prima in Germania e poi questa a Quartu, dove ho apprezzato tanto anche l’accoglienza riservatami: tutti da subito mi volevano bene, mi dicevano che ero uno di loro. Per questo sono rimasto fino ad oggi” ha concluso il neoquartese benemerito.

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E la sua tesi sull’immediata integrazione è stata subito confermata anche dal Sindaco:La volontà di conferire a Michele questo riconoscimento è stata condivisa con convinzione da tutti i Consiglieri comunali, in rappresentanza di diverse generazioni, dai più esperti ai più giovani”. Anche perché lo Zum Loeweneck era noto già dai primi anni di attività ben oltre i confini comunali:Quando ancora non abitavo a Quartu l’unico locale della città che conoscevo era la sua birreria. Eravamo tutti più giovani, ma è qualcosa che è rimasto nel cuore di tutti” ha aggiunto il Primo Cittadino, che ha poi concluso: “Un plauso anche alla capacità di dare continuità al fascino di un locale capace di regalare serate indimenticabili garantendo sempre discrezione”.

 

@Redazione Sintony News