Donald Trump è stato scelto dai cittadini americani per tornare alla Casa Bianca come presidente degli Stati Uniti, ma il percorso di insediamento prevede ancora diversi passaggi cruciali come la certificazione dei risultati statali.
Ogni Stato verifica i risultati elettorali, con scadenze diverse che variano da fine novembre ai primi di dicembre per alcuni Stati come Wisconsin e Arizona. Questo processo permette di identificare formalmente i Grandi Elettori.
E ancora: la nomina dei Grandi Elettori: entro l’11 dicembre, ogni Stato nomina i Grandi Elettori, rappresentanti che confermeranno ufficialmente il risultato elettorale. Ogni Stato assegna tutti i propri Grandi Elettori al candidato che ha vinto il voto popolare in quello Stato.
Neanche una settimana dopo, il 17 dicembre, si terrà la riunione dei Grandi Elettori. I 538 Grandi Elettori si incontrano per votare il presidente e il vicepresidente. Sebbene il voto sia a scrutinio segreto, i Grandi Elettori solitamente seguono il risultato del voto popolare.
Poi entro il 25 i voti dei Grandi Elettori vengono inviati al Senato e vengono poi ufficialmente conteggiati dal nuovo Congresso in una seduta congiunta il 6 gennaio, presieduta dall’attuale vicepresidente. Questo passaggio conferma ufficialmente il nuovo presidente, con la cerimonia limitata a compiti puramente simbolici.
Infine il 20 gennaio, in occasione dell'Inauguration Day, Trump presterà giuramento sui gradoni del Campidoglio, assumendo ufficialmente l’incarico per i prossimi quattro anni.
Parallelamente a questo processo, Trump dovrà affrontare una sentenza in tribunale a New York il 26 novembre, legata a un caso di frode finanziaria. Potrebbe teoricamente ricevere una pena detentiva fino a quattro anni, ma si prevede che, non avendo precedenti penali, potrebbe ricevere una condanna alla libertà vigilata.
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