Niente da fare. Il Cagliari lascia l'Olimpico a mani vuote al termine di una gara giocata anche discretamente in alcune fasi del match, ma caratterizzata dai soliti errori difensivi e da qualche decisione dubbia dell'arbitro Ayroldi, che assegna un rigore decisivo alla Lazio nella ripresa e poco dopo espelle Mina e Adopo. Finisce 2-1 per i biancocelesti, grazie ai gol di Dia e Zaccagni, inutile per i sardi il primo centro stagionale di Zito Luvumbo.
Mister Nicola rispolvera Luvumbo dal primo minuto e preferisce Gaetano a Viola come trequartista alle spalle della prima punta, l'inamovibile Piccoli. Nella Lazio non c'è Zaccagni (panchina), al suo posto Noslin; confermati invece Isaksen, Dia e Castellanos. L'avvio dei rossoblù è da incubo: dopo due minuti la Lazio passa in vantaggio con Boulaye Dia che approfitta di una papera di Scuffet, che non blocca una punizione dell'ex Pellegrini, lasciando al senegalese il più facile dei tap-in. I sardi a quel punto rischiano di affondare (palo di Castellanos dalla distanza), ma col passare dei minuti dimostrano di tenere botta, pur non arrivando quasi mai dalle parti di Provedel. Questo almeno fino al minuto 41, quando ci pensa Luvumbo a ristabilire la parità: servito da Makoumbou, l'angolano si gira in un fazzoletto e grazie alla decisiva deviazione di Gila batte il portiere laziale.
Dalle prime battute della ripresa si capisce subito che la Lazio ha intenzione di riprendere il comando del match e per il Cagliari si profila una gara di resistenza e contropiede. San Luperto con un clamoroso doppio intervento sulla linea al 59' su Castellanos e Vecino tiene a galla i suoi, ma a un quarto d'ora dalla fine i rossoblù capitolano: Zortea rifila un calcione in area a Pellegrini, dal dischetto il neo-entrato Zaccagni la piazza all'angolino basso. Le brutte notizie per il Cagliari, però, non si fermano qua, perché poco dopo l'arbitro Ayroldi rifila il secondo giallo a Mina e Adopo, il primo per fallo su Castellanos (molto dubbio), il secondo per proteste. A quel punto, in 9 contro 11, per il Cagliari è come scalare l'Everest ed è un caso se la Lazio non trova ancora la via del gol.
Terza sconfitta consecutiva per i rossoblù, che per certi versi escono dall'Olimpico a testa alta, ma sono costretti a leccarsi le ferite per una classifica che comincia a farsi preoccupante, ma soprattutto per le scorie lasciate dai soliti errori difensivi e dalle conseguenze disciplinari della doppia espulsione di Mina e Adopo, che ora dovranno saltare la gara di sabato prossimo contro il Milan.
@Francesco Cucinotta