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10 Ottobre 2024

Le imprese sarde della montagna tra le più a rischio per frane e alluvioni

Tra le province più a rischio in Italia, 2 sono le sarde: Nuoro, al sesto posto con il 76,7% delle attività, e il Sud Sardegna, con il 27,2% delle imprese

 

Nell’Isola, le circa 2.500 imprese, con i quasi 6.300 dipendenti, che operano in montagna, sono fortemente in pericolo a causa di frane e alluvioni che potrebbero causare danni a persone e infrastrutture.

Il totale delle imprese italiane interessate da questi eventi è del 31,5%. La regione più a rischio è la Puglia con circa il 98% delle imprese, seguita dalla Liguria con il 75,7%.

E’ questo ciò che emerge dall’analisi sulla fragilità del territorio montano sardo dovuta ai cambiamenti climatici, realizzata dall’Ufficio di Confartigianato Sardegna, su dati ISPRA e ISTAT del 2022.

DISSESTO IDROGEOLOGICO–In Sardegna oltre 2.300 chilometri quadrati di  territorio a rischio frane e alluvioni. - Sardegna Impresa

“Non possiamo più permetterci di perdere tempo. È necessario agire immediatamenteafferma Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna attraverso una prevenzione idrogeologica che affronti in modo strutturale le fragilità del territorio, sia in Sardegna che in Italia, dove le nostre imprese sono radicate”.

“L'obbligo di un'assicurazione contro le calamità rappresenta solo un costo aggiuntivo per gli imprenditori e non risolve il problema alla radice continua Meloniossia la mancanza di interventi sistematici e coordinati per migliorare la gestione delle risorse naturali e riqualificare le aree a rischio”. “Dopo aver risposto all'emergenzaevidenzia sarebbe utile che le risorse del Pnrr venissero impiegate per interventi di tutela ambientale, mettendo in sicurezza le aree colpite dal dissesto idrogeologico, realizzando infrastrutture adeguate, e garantendo una manutenzione regolare con controlli costanti per verificarne l'efficienza. In questo contesto, le piccole imprese possono avere un ruolo chiave come ‘guardiane’ del territorio”.

YouTG.NET - Quasi il 15% della Sardegna a rischio alluvioni e inondazioni: " Imprese montane in pericolo"

Purtroppo assistiamo sempre più spesso a sfasamenti climatici che si verificano con lo slittamento delle stagioni, la tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi fa eco Daniele Serra, Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna - che hanno fatto registrare in Sardegna, e in tutto il resto d’Italia, negli ultimi dieci anni tanti miliardi di euro di perdite, tra cali della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture”.Siamo di fronte a una situazione climatica in forte evoluzione e difficile da controllare conclude Serra - soprattutto per una regione fragile come la Sardegna, serve intervenire urgentemente creando strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia”.

Le frane nell’Isola potrebbero colpire il 61,3% delle imprese, per un totale di oltre 2.450 attività e circa 6mila dipendenti.

Tra le province più a rischio in Italia, 2 sono le sarde: Nuoro, al sesto posto con il 76,7% delle attività, e il Sud Sardegna, con il 27,2% delle imprese. Invece le alluvioni in Sardegna interessano l’1,3% delle attività, equivalenti a un centinaio di attività e 300 lavoratori.

Dissesto idrogeologico: il 14,4% della Sardegna a rischio frane e  inondazioni | San Gavino Monreale . Net

Oltre questi dati, le analisi dicono come il 14,4% della Sardegna, ben 3.477 chilometri quadrati, sia a rischio alluvioni e inondazioni, interessando così 477mila abitanti e quasi 1.500 beni culturali. I numeri per l’Isola, per fortuna, dicono anche che solo il 3,4% del territorio sardo è a “elevato rischio”, mentre il 4% è a “medio rischio” e il 7% a “basso rischio”. Analizzando il territorio, su 24.100 chilometri quadrati, 827 kmq (il 3,4%) subiscono una “elevata pericolosità idraulica con alto rischio frane”, coinvolgendo ben 80mila persone e 346 beni culturali.

La fascia a “rischio medio”, interessa invece 974 chilometri quadrati, coinvolge quasi 125mila abitanti e 433 beni culturali. La fascia più bassa, quella a “lieve impatto”, va a impattare su 1.676 chilometri quadrati di territorio, sui quali gravitano 271 abitanti con 674 beni culturali.

 

@Redazione Sintony News