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18 Settembre 2024

Primo scandalo per il premier britannico: regali non dichiarati a Starmer e alla moglie

Secondo rivelazioni della stampa, Starmer e sua moglie Victoria avrebbero ricevuto abiti di lusso e biglietti per eventi esclusivi da uno dei principali finanziatori del partito, lord Waheed Alli

Keir Starmer, premier britannico ed esponente del Partito Laburista, si trova al centro del suo primo scandalo politico. Secondo rivelazioni della stampa, lui e sua moglie Victoria avrebbero ricevuto abiti di lusso e biglietti per eventi esclusivi da uno dei principali finanziatori del partito, lord Waheed Alli.

Il problema? I doni, del valore complessivo di oltre 76mila sterline (circa 90mila euro), non sarebbero stati dichiarati nel registro ufficiale degli interessi parlamentari, come richiesto dalle regole di Westminster.

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Lord Alli, imprenditore nel settore dell’intrattenimento e figura di spicco nei circoli laburisti, avrebbe offerto al premier e alla consorte biglietti VIP per eventi come i concerti dei Coldplay, partite dell'Arsenal (squadra di cui Starmer è tifoso), e il prestigioso torneo di Wimbledon.

In aggiunta, il premier avrebbe ricevuto abiti e accessori per un valore di 20mila euro, mentre la moglie Victoria per un totale di 6mila euro. A quanto pare, in cambio, lord Alli avrebbe ottenuto un pass per l’accesso libero a Downing Street, solitamente riservato a consiglieri politici e funzionari, che ha sfruttato per organizzare una festa privata nel giardino della residenza del premier.

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Ciò che ha aggravato la vicenda è il mancato inserimento di questi regali nell’apposito registro degli interessi, una violazione delle rigide norme di trasparenza che regolano i parlamentari del Regno Unito. Starmer ha cercato di difendersi, sottolineando la distinzione tra accettare regali e atti di corruzione, ma la sua posizione risulta complicata: l’ex procuratore generale aveva infatti basato la sua ascesa politica proprio sulla promessa di "moralizzare" la vita pubblica e ripristinare l’integrità del governo, criticando aspramente gli scandali che avevano colpito i Tory durante la loro gestione.

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Non a caso, i media britannici hanno iniziato a paragonare lo scandalo di Starmer a quello che portò alla caduta di Boris Johnson, a partire dalle "donazioni" per la ristrutturazione del suo appartamento. L’opposizione conservatrice, guidata da voci sempre più forti, ha chiesto un’inchiesta formale sui legami tra Starmer e lord Alli, ponendo particolare attenzione sul controverso accesso a Downing Street.

Nonostante le crescenti pressioni, un portavoce del premier ha chiarito che non è stata avviata alcuna indagine da parte dell'ufficio del “Commissioner for Standards”, Daniel Greenberg, l'autorità preposta a monitorare il comportamento etico dei parlamentari. Tuttavia, la vicenda rischia di minare la reputazione di Starmer e gettare un'ombra sulla sua leadership, proprio mentre il governo laburista inizia a confrontarsi con le prime vere sfide.

 

 

@Redazione Sintony News