Il caso che coinvolge il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e Maria Rosaria Boccia sta assumendo toni sempre più complessi, tanto da sfociare in una possibile questione giudiziaria. Boccia, che ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa, ha ribattuto pubblicamente alle affermazioni fatte dal ministro in televisione, accusandolo di aver divulgato informazioni non corrette riguardo il loro rapporto professionale e le trasferte lavorative.
Boccia ha dichiarato di aver accompagnato il ministro in numerosi viaggi, non brevi ma lunghi, sottolineando che queste trasferte erano a carico del ministero, come documentato da mail inviate dal capo della segreteria. Ha inoltre ammesso di aver avuto accesso a informazioni riservate, come quelle relative all'organizzazione del G7 a Pompei, ma ha precisato che la pubblicazione di una mail proveniente dal direttore del parco archeologico è stata fatta da Dagospia, non da lei.
Uno degli aspetti più delicati della vicenda riguarda le presunte pressioni e ricatti subiti dal ministro Sangiuliano. Secondo quanto affermato da Boccia, ci sarebbero persone che ricattano il ministro per ottenere agevolazioni, una dichiarazione che potrebbe avere conseguenze legali. Nel frattempo, il ministro starebbe valutando con i suoi legali la possibilità di presentare un esposto presso la Procura della Repubblica, alimentando ulteriormente il carattere politico e potenzialmente giudiziario del caso.
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