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3 Agosto 2024

Stop alla cannabis light

L’emendamento approvato mira a regolamentare la legge sulla filiera della canapa industriale, vietando la coltivazione e vendita delle infiorescenze di cannabis a basso contenuto di THC per usi non espressamente indicati nella legge, come quelli industriali

Il commercio o la cessione di infiorescenze viene punito con le norme del Testo unico sulle Sostanze stupefacenti, parificando, dunque, la cannabis light a quella non light.

Questa è una delle novità che emerge dall’emendamento che impone una stretta sulla cannabis light. Sebbene la proposta della Lega di vietare l'uso dell'immagine della pianta di canapa per fini pubblicitari sia stata ritirata, l'emendamento approvato mira a regolamentare la legge sulla filiera della canapa industriale, vietando la coltivazione e vendita delle infiorescenze di cannabis a basso contenuto di THC per usi non espressamente indicati nella legge, come quelli industriali.

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Questo divieto equipara la cannabis light a quella non light, punendo il commercio o la cessione delle infiorescenze con le norme del Testo unico sulle Sostanze stupefacenti.

Questa decisione ha suscitato critiche da parte di Coldiretti e Cia-Coltivatori Italiani, che sostengono che la stretta mette a rischio la sopravvivenza di un intero comparto agricolo, dove sono stati fatti investimenti significativi. La Coldiretti ha sottolineato l'importanza economica dell'infiorescenza della canapa e il potenziale crollo del settore senza la possibilità di raccolta ed essicazione.

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D'altro canto, Maurizio Gasparri di Forza Italia ha accolto positivamente le nuove norme, ritenendole necessarie per contrastare il mercato della cannabis light, che ritiene spesso legato ad attività pericolose e ambigue. Gasparri ha evidenziato la necessità di evitare ogni forma di incoraggiamento all'uso e alla propaganda delle droghe.

 

 

@Redazione Sintony News