News

Attualità
25 Luglio 2024

Un lavoratore su dieci vuole cambiare vita e trasferirsi in Sardegna

Una ricerca condotta da Hays Italia e Sereni rivela che un lavoratore su dieci desidera cambiare vita. La Sardegna è tra le mete più ambite

"Mollo tutto e vado a vivere in Sardegna"

Non è un pensiero che passa per la mente di tutti, ma sicuramente d'estate questa idea affascina molti. Una ricerca condotta da Hays Italia e Serenis, su un campione di mille persone, rivela che quasi un lavoratore su dieci (8%) sta considerando un cambiamento radicale di vita. Di questi, sei su dieci contemplano l'idea di lasciare la loro attuale esistenza per una completamente diversa, sebbene con vari gradi di concretezza.

Entro un anno, quasi il 10% dei lavoratori è pronto a inseguire la tanto desiderata “ricerca della felicità”. Tra le mete più ambite spicca la Sardegna, seguita da Sicilia e Minorca. Completano la top 10 delle destinazioni desiderate Ibiza, Santorini, Creta, Bali, le Azzorre, le Maldive e Bora Bora.

First time Santorini: top tips for your first trip - Lonely Planet

L’identikit di chi sogna questo cambiamento? Uomini e donne tra i 50 e i 64 anni, con un profilo professionale alto (C-level) e che vivono principalmente da soli. Il 25% degli intervistati intende fare il grande passo più avanti, a seconda di come si evolverà la loro situazione personale. Per quasi la metà del campione, il sogno resta solo un'idea nel cassetto, frenata da preoccupazioni economiche e timori di fallimento.

I dati raccolti, come sottolinea Alessio Campi, People & Culture Director di Hays Italia, evidenziano la necessità per le aziende

"di creare dei punti di ascolto con i propri dipendenti in modo da individuare le possibili cause di insoddisfazione che spesso non dipendono solo dal lavoro in senso stretto, ma anche da fattori personali o esterni. Gli imprenditori devono continuare a investire mettendo al centro la qualità della vita dei propri dipendenti e adottando politiche per ridurre lo stress, oggi considerati elementi fondamentali per trattenere o attrarre i talenti. Oltre ai benefit che garantiscono un buon equilibrio tra privato e lavoro come la flessibilità, per molti lavoratori è sempre più importante avere un sostegno in alcuni momenti particolari della propria vita, come la nascita di un figlio o per esigenze di salute. Sono questi gli aspetti che possono convincere tanti collaboratori a non ricercare la propria felicità altrove".

I numeri mostrano un senso di infelicità diffuso tra i lavoratori: quasi quattro su dieci si dichiarano insoddisfatti del proprio lavoro, mentre solo il 28% si sente pienamente appagato. Le motivazioni per desiderare un cambiamento di vita sono molteplici, spaziando dalla sfera lavorativa a quella privata. La ricerca della felicità è la molla principale per sei lavoratori su dieci, seguita dalla necessità di migliorare la qualità della vita (57%), avere più tempo e ritmi meno frenetici (54%) e ridurre lo stress (44%).

Alghero: spiagge, cosa vedere e hotel consigliati - Sardegna.info

Oltre a queste motivazioni, ci sono anche ragioni economiche e personali, come seguire le proprie passioni, ritrovare sé stessi, vivere a contatto con la natura o far crescere i figli in ambienti più sani. Nel loro "piano B", i lavoratori sognano di avviare un’attività in proprio in un settore nuovo (32%), aprire un B&B o un agriturismo (28%) o lavorare vivendo in campagna o montagna (26%). Altri vorrebbero viaggiare tutto l'anno svolgendo lavori saltuari, dedicarsi all'arte, diventare influencer o aprire un chiringuito.

Martina Migliore, direttrice della Formazione e psicoterapeuta di Serenis, sottolinea che questo fenomeno riflette una crescente insoddisfazione e il

"bisogno di ritrovare sé stessi, spesso soffocati dai ritmi frenetici e dalle pressioni del lavoro. Tuttavia, la paura di fallire e le preoccupazioni economiche sono ostacoli significativi. Per chi desidera intraprendere questa strada, è fondamentale seguire alcuni consigli, tra cui pianificare con cura ogni aspetto del cambiamento, dalla situazione finanziaria alle nuove opportunità professionali, per ridurre i rischi di insuccesso. Ma anche cercare il sostegno di amici e familiari per mantenere la motivazione e affrontare eventuali difficoltà ed essere consapevoli delle sfide emotive e psicologiche che un cambiamento radicale comporta e lavorare su sé stessi".

 

 

Marta Rachele Pusceddu