La storia di una donna di 63 anni, diventata la mamma più anziana d'Italia, sta facendo discutere giornali locali e nazionali. Il ginecologo Andrea Marsili ha condiviso i dettagli della vicenda con il Corriere della Sera: il bambino è nato prematuro con un cesareo d'urgenza all'ospedale Versilia di Lido di Camaiore, in provincia di Lucca, con un peso di quasi 2 chili.
Secondo quanto riportato, la donna vive con la madre ultranovantenne e si è sottoposta otto mesi fa a un trattamento di fecondazione in vitro presso una clinica di Kiev, in Ucraina. In questo paese, non esistono limiti di età per la fecondazione eterologa con embrioni e gameti donati.
Il dottor Marsili spiega: «Flavia era già stata a Kiev nel 2022. In quell'occasione era rimasta incinta, ma purtroppo aveva subito un aborto spontaneo alla quattordicesima settimana di gravidanza. Questa volta, la gravidanza è proseguita senza problemi fino al controllo di lunedì scorso, quando alcuni valori anomali mi hanno portato a consigliarle di andare in ospedale. Poche ore dopo, il bambino è nato prematuro».
Il medico aggiunge che la donna ha organizzato autonomamente i suoi viaggi, informandolo solo a cose fatte. «La seguo da diversi anni e si è sempre dedicata con totale dedizione alla madre anziana. Nel 2022 ha deciso di diventare mamma ed è riuscita a realizzare il suo sogno».
Il costo della fecondazione in Ucraina si aggira intorno ai 15mila euro, escluse le spese di viaggio. In Italia, la legge 40 prevede che solo coppie sterili o infertili, maggiorenni, di sesso diverso e coniugate o conviventi in età potenzialmente fertile possano accedere alla procreazione medicalmente assistita. Lo stato di infertilità o sterilità della coppia deve essere certificato da un medico.
@Marta Rachele Pusceddu