Con una petizione lanciata chiedono una legge globale contro la violenza sessuale. La richiesta arriva da 100 celebrità sette anni dopo l’esplosione del movimento #MeToo arrivato dopo lo scandalo Harvey Weinstein nell’ottobre 2017 (Harvey Weinstein è stato condannato da un tribunale di Los Angeles a 16 anni di prigione per molestie e stupri).
"Siamo 100, ma in realtà siamo centinaia di migliaia", scrivono i firmatari del documento, pubblicato anche dal quotidiano francese Le Monde e promosso da La Fondation des femmes, #Metoomedia e dall'attrice Anna Mouglalis. "I nostri sfoghi #Metoo hanno rivelato una realtà che è avvolta nella negazione: la violenza sessista e sessuale è sistemica, non eccezionale. Ma chi ci ascolta davvero?", denunciano.
Tra le firmatarie della petizione figurano nomi noti come le attrici Isabelle Adjani, Charlotte Arnould, Emmanuelle Béart, Juliette Binoche, Emma de Caunes, Judith Godrèche, Isild Le Besco, Muriel Robin, le autrici Leila Slimani, Christine Angot, Vanessa Springora e l'attore Philippe Torreton.
"Negli ultimi sette anni abbiamo parlato per noi stessi e per tutte le donne, gli uomini e i bambini che non possono farlo - si legge nella petizione - non siamo solo numeri: donne e uomini di ogni estrazione sociale si uniscono per chiedere una legge completa contro la violenza sessuale e di genere, ambiziosa e sostenuta da risorse, perché nonostante il coraggio delle vittime, l'impunità è in aumento".
Il tema #MeToo è particolarmente caldo al Festival di Cannes di quest'anno, dove è stato presentato il cortometraggio "Moi Aussi" ("MeToo") dell'attivista francese Judith Godrèche. Nel film, Godrèche denuncia le violenze sessuali subite da Benoit Jacquot e Jacques Doillon quando aveva solo 15 anni.
Godrèche, inserita all'ultimo nel programma del festival, si è trovata al centro di rumors su nuovi scandali di abusi che dovrebbero emergere nei prossimi giorni. Nel frattempo, a Parigi, circa un centinaio di attiviste hanno chiesto le dimissioni di Dominique Boutunnat, presidente del Centro Nazionale del Cinema (CNC), che sarà processato a giugno per aggressioni sessuali.
Le richieste del movimento #MeToo sono: una legge globale contro la violenza sessuale che sia "completa, ambiziosa e sostenuta da risorse", fine dell'impunità per i perpetratori di violenza sessuale e maggior sostegno alle vittime di violenza sessuale. Ma anche prevenzione della violenza sessuale attraverso l'educazione e la sensibilizzazione.
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