Poco dopo le 15 l'avvio del Concertone del primo maggio un nubifragio ha creato problemi tecnici e ha costretto l’organizzazione a un cambio palco. Ma il maltempo non ha fermato gli oltre 50 artisti che si sono esibiti al Concertone del Primo Maggio, che quest'anno si è eccezionalmente svolto al Circo Massimo di Roma a causa dei lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo.

"Poteva andare peggio, poteva anche nevicare", ha scherzato Ermal Meta che conduce con Noemi. Ma "the show must go on" e Ermal Meta ha dovuto improvvisare una bella versione acustica di Hallelujah accompagnato solo da una chitarra invitando tutti a pregare.

Protagonisti quindi la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell'antica arena, che non hanno però scoraggiato il pubblico. Le performance musicali, che hanno spaziato da generi diversi, con artisti affermati e nuovi talenti.

E i monologhi, che hanno affrontato temi di attualità come il lavoro, i diritti civili e l'antifascismo.

L'esibizione di Morgan ha smussato le polemiche per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg.

"È stato molto rock. Molto d'avanguardia". L'unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: "Torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica. A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c'è bisogno di far detonare l'energia musicale".

Il monologo di BigMama, dedicato ai giovani e all'importanza di non aver paura di fallire. "Ci dicono sempre 'non mollare, non ti arrendere, devi farcela'. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela. Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho. Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva", ha aggiunto.

L'intervento di Noemi, che ha puntato i riflettori sulla condizione della donna e sulla necessità di conciliare maternità e lavoro. L'esibizione di Ultimo, uno dei più attesi dal pubblico, che ha fatto cantare tutto il Circo Massimo. Così come quelle di Geolier e Mahmood.

La musica e i monologhi hanno lanciato un messaggio di unità, speranza e impegno per un futuro migliore. 

“Siete 50/60.000 stasera, bellissimi da guardare ma anche terribili da guardare. Siete tanti quanti i morti sul lavoro. Ogni volta che un lavoratore muore sul posto di lavoro è una carneficina, è uno sfascio, un massacro. Sono un antisfascista, perché oggi se dici antifascista ti identifica la Digos. E allora vorrei dire alla Digos, identificateli tutti”.

Così lo scrittore Stefano Massini sul palco del Concertone del Primo Maggio insieme al cantautore Paolo Jannacci. Chi muore sul lavoro nuore due volte, la seconda quando dicono che sei morto per un incidente. Chi muore sul lavoro muore tre volte, la terza volta quando non gliene frega un cazzo a nessuno. In Italia si può morire due, tre, quattro volte, la quarta quando ti accorgi che sei morto invano, E da uomo diventi fotografia”, ha aggiunto Massini. La coppia ha poi proposto il brano ‘L’uomo nel lampo’

Oltre alla musica  quest'anno il Concertone è stato accompagnato da un docufilm che racconta la storia dell'evento e i suoi protagonisti.

@Redazione Sintony News