Abdesalam L., l’attentatore che ha ucciso due persone a colpi di kalashnikov ieri sera a Bruxelles è stato trovato ed è morto dopo una sparatoria con la polizia belga. Raggiunto al petto dai colpi di arma da fuoco esplosi dagli agenti nel corso dell'arresto. Sarebbe morto in ambulanza. Lo riportano i media belgi. Si è quindi conclusa la fuga, durata diverse ore, con l’arresto che è andato in scena nel quartiere di Scharbeek, zona della capitale del Belgio. E’ confermato che l’uomo è un tunisino a cui è stato negato l'asilo in Belgio. In un video Abdesalam ha rivendicato la propria fedeltà allo Stato Islamico ed è inoltre presumibilmente legato alla tratta di esseri umani. Sono in corso le ricerche di due complici.
La caccia all'uomo a Bruxelles era iniziata intorno alle 19.15 dopo che il 45enne ha aperto il fuoco (ferendo anche una terza persona, un tassista) in centro, vicino place Sainctelette. L’attentatore secondo testimoni avrebbe gridato 'Allah akbar' durante l'attacco e si è poi dato alla fuga in sella a uno scooter. Nella regione di Bruxelles il livello di allerta attentati era stato innalzato al 4, il livello massimo, mentre nel resto del Belgio l'allerta era al secondo livello più alto. Subito le perquisizioni della polizia si erano concentrate su Schaerbeek, quartiere nel quale era domiciliato e dove poi è stato trovato questa mattina poco dopo le 8 e ucciso nel corso di una sparatoria.
Immediata la reazione all’attentato della polizia Italiana. Nel corso un'operazione antiterrorismo della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura di Milano, scattata nel corso della notte, immediatamente dopo l’attentato di Bruxelles, sono state arrestate due persone. Si tratta di un egiziano e un naturalizzato italiano di origine egiziane, accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. L'operazione è condotta dalla Digos di Milano, dal Centro Operativo per la Sicurezza cibernetica di Perugia, dalla Direzione centrale della Polizia di Prevenzione e dal Servizio centrale Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Redazione sintony.it