Il bilancio delle vittime è tragico: si parla di 21 morti, 12 feriti e alcuni dispersi (circa 4 o 5). I dati sulla tragedia avvenuta a Mestre/Marghera sono attendibili, visto e considerato che a fornirli è stata la Prefettura, in costante contatto con i soccorritori, che tutt'ora sono al lavoro sui resti dell'autobus di linea.
Tra i morti, come ha confermato anche il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, risultano anche due bambini.
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha decretato il lutto cittadino ed ha fornito una spiegazione al Tg2 sul fatto che il bus svolgeva un servizio dedicato ad un campeggio: "Era un autobus pubblico, ma non era adibito a servizio pubblico locale. Il servizio era dedicato ai turisti che andavano in campeggio". Tra i turisti in questione ci sarebbero anche cittadini ucraini e tedeschi. La struttura in cui alloggiavano le vittime era il campeggio ‘Hu' di Marghera, che attualmente risulta chiuso e non rilascia nessuna indiscrezione in più.
Sul luogo in cui è avvenuta la tragedia si sono precipitate decine di ambulanze e tutti i mezzi dei vigili del fuoco disponibili e inoltre, è intervenuta la direzione dell'Azienda sanitaria, in contatto con la Centrale Operativa del Suem118, ha fatto scattare il PEIMAF, Piano Emergenza Interno Massiccio Afflusso di Feriti. Ciò consiste nell'intervento di medici e del personale dell'emergenza-urgenza, ma non solo: sono stati messi a disposizione tutti i mezzi dai diversi presidi ospedalieri, insieme ai rispettivi Pronto Soccorso visto l'elevato numero di feriti.
L'incidente è accaduto prima delle 20 sul cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l'autostrada A4. All'inizio della discesa, per cause da accertare, il pullman ha sfondato il parapetto, è caduto giù finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, poi subito dopo è stato avvolto dalle fiamme. Alcune delle prime vittime recuperate sarebbero morte carbonizzate. La dinamica comunque è ancora da accertare.
Alessandro Paolo Porrà