Fedez è stato riportato in sala operatoria nella notte a causa di un nuovo sanguinamento.
Attualmente il rapper si trova ricoverato all'ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano da qualche giorno e secondo le indiscrezioni del Corriere della Sera, si è dovuto sottoporre nuovamente ad una gastroscopia urgente per tamponare e suturare il sanguinamento di un'ulteriore ulcera. In seguito è stata necessaria una nuova trasfusione: le dimissioni, viste le condizioni, non saranno nelle prossime ore.
Giovedì scorso, Fedez era già stato sottoposto a delle trasfusioni di sangue a seguito della scoperta di due ulcere. Stamattina in ospedale sono andati a trovarlo la moglie Chiara Ferragni e i suoi genitori. Secondo fonti ben informate il rapper è molto debole ma il sanguinamento è stato risolto.
Il medico curante si è espresso così: "Generalmente, per questo tipo di episodi, il ricovero dura tre, quattro giorni al massimo e dopo una terapia c’è una guarigione entro sei settimane. Dopo il tipo di intervento a cui si è dovuto sottoporre è chiaro che lo stato di allerta è maggiore, ma non c’è motivo di preoccuparsi", conclude il medico.
A seguito del primo intervento, avvenuto giovedì e le due trasfusioni, Fedez aveva rassicurato i suoi follower tramite un post sui social in cui aveva reso noto il quadro della situazione: "Intanto grazie per tutti i messaggi che mi state mandando perché il supporto fa sempre bene in questi momenti. Purtroppo attualmente sono ricoverato a causa di due ulcere che mi hanno causato un'emorragia interna". Poi il ringraziamento ai medici: "Grazie a due trasfusioni di sangue ora sto molto meglio. Ringrazio il personale medico che mi ha letteralmente salvato la vita".
Massimo Falconi, direttore dell'Unità Operativa di Chirurgia del pancreas e dei trapianti all'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, il quale ha curato al cantante il raro tumore (un carcinoma neuroendocrino), ha spiegato che si è trattato di ulcere anastomotiche, ossia una complicanza, nella maggior parte dei casi immediata e grave di una chirurgia gastro-duodeno-digiunale. Si tratta di ulcere, spesso causate da un'infezione da Helicobacter pylori o incentivate dall'assunzione di antinfiammatori non steroidei.
Massimo Falconi, spiega al Corriere della Sera: "L'ulcera si è formata là dove noi abbiamo cucito. Allora c'era stata l'asportazione della maggior parte del duodeno, cistifellea, testa del pancreas e un pezzo di intestino. Pur avendo eliminato diversi organi e visceri, viene ricostruita la continuità fra i vari segmenti dell'apparato digerente".
Alessandro Paolo Porrà