La Corte Suprema del Brasile ha decretato l'incostituzionalità del così conosciuto 'Marco temporal' (quadro temporale), una legge che affermava che i popoli indigeni non hanno diritto all'istituzione di riserve protette su terre dove non erano presenti nel 1988, anno in cui fu modificata la costituzione. Il voto della Corte elimina l'approvazione di una norma che le popolazioni native consideravano come il più grave attacco ai loro diritti e alla quale si era opposto anche il governo di Luiz Inacio Lula da Silva.
Indigeni e ambientalisti fanno sapere che alcuni gruppi nativi furono costretti ad abbandonare le loro terre ancestrali, anche durante la dittatura militare che si è imposta in Brasile dagli anni '60 agli anni '80. Il risultato della votazione è stato un 9-2 dei giudici della Corte, a favore degli indigeni.
Leader indigeni, a seguito della notizia, sono esplosi di gioia fuori dall'edificio dell'Alta Corte di Brasilia: "La giustizia è dalla parte dei popoli indigeni", così ha detto Joenia Wapichana, capo dell'agenzia governativa per gli affari indigeni, FUNAI.
I due giudici favorevoli alla legge contro i popoli indigeni sono stati nominati dall'ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro (2019-2022), il quale ha mantenuto la sua linea di condotta mentre era in carica, ossia di non creare "un centimetro in più" di riserve indigene protette in Brasile.
Secondo numerose ricerche, le riserve indigene protette sono uno dei modi migliori per combattere la deforestazione e, con essa, il cambiamento climatico. La Costituzione del Brasile non fa riferimento a limitazioni per le riserve indigene, che attualmente coprono l'11,6% del territorio brasiliano, in particolare in Amazzonia.
Il presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva ha ripreso a creare riserve indigene dalla sua salita al governo a gennaio, e ha anche creato il primo ministero degli Affari indigeni del Brasile. Il Brasile ora possiede 700 terre indigene riconosciute, anche se circa un terzo è ancora in attesa di essere designato ufficialmente come riserva.
Alessandro Paolo Porrà