Nel giorno in cui si sono tenuti i funerali dell'amato ex allenatore rossoblù Carlo Mazzone, il Cagliari fa il suo ritorno in Serie A alla grande, strappando un punto preziosissimo allo stadio Olimpico Grande Torino. Contro i granata allenati da Ivan Juric finisce 0-0 ed è un punto d'oro, ottenuto su un campo in cui probabilmente molte delle concorrenti alla salvezza ci lasceranno le penne.
Ranieri stupisce tutti con una formazione inedita: 3-4-3 con Goldaniga a completare il terzetto difensivo con Dossena e Obert, con Zappa e Azzi a tutta fascia, Makoumbou e Sulemana a far legna in mezzo al campo e con un tridente "leggero" composto da Nandez, Oristanio e Luvumbo a dare fastidio ai tre centraloni granata. L'intuizione di sir Claudio si rivela azzeccata, perché il Cagliari interpreta una prima frazione di grande personalità: squadra corta fra i reparti, aggressiva e pronta a sfruttare la dinamicità dei tre davanti. Difatti, dopo lo spavento al terzo minuto, con Radunovic chiamato a rispondere in tuffo alla girata di Sanabria, poi i rossoblù la gestiscono alla grande, giocandosela alla pari contro una squadra di certo più abituata alla massima serie. E il portiere del Toro, Milinkovic-Savic, deve compiere un autentico miracolo per salvare i suoi su un destro a giro di Naithan Nandez.
La ripresa si apre con due cambi, uno per parte: Juric sostituisce Karamoh, che peraltro era stato fra i migliori dei granata nella prima frazione, inserendo Radonjic, mentre Ranieri rimpiazza Goldaniga con Di Pardo, passando a una sorta di 4-2-3-1 col neo-entrato, Oristanio e Nandez alle spalle di Luvumbo. Il Cagliari regge l'urto: Obert compie una chiusura miracolosa proprio su Radonjic nelle fasi iniziali del secondo tempo, poi col passare dei minuti il tecnico rossoblù inserisce nuove forze fresche. Jankto, Shomurodov e Pavoletti, ma i sardi non riescono a tenere alta la pressione e interpretano la gara in maniera diversa, mantenendo comunque la compattezza fra i reparti. Il finale non regala grandi emozioni, anche perché le due squadre calano fisicamente, provate dal caldo e da una preparazione che ad agosto si fa sentire sulle gambe.
Finisce dunque con un ottimo pareggio su un campo difficile. Un punto che fa ben sperare, considerato che la rosa necessita ancora di qualche innesto (almeno un difensore e un attaccante) e che ci sarà ancora tanto da lavorare per trovare la forma fisica migliore e per metabolizzare le richieste tattiche di Ranieri. Lunedì prossimo l'esordio casalingo contro l'Inter di Lautaro Martinez, si fa subito sul serio. Bentornata Serie A.
@Francesco Cucinotta