Una rievocazione dello scontro armato che risale al 30 giugno 1409, nella piana a sud del castello e del borgo fortificato di Sanluri tra le truppe del Regno di Arborea (guidate da Guglielmo III di Narbona) e l’esercito di Martino I di Sicilia, erede della Corona d’Aragona e primogenitori di Martino I di Aragona Il Vecchio, chiamato anche l’Umano, quinto re di Sardegna. Ma anche una battaglia contro le pale eoliche che vogliono invadere la Sardegna. È in sintesi ciò che è andato in scena a Sanluri in occasione della tredicesima edizione di Sa Battalla.
In diecimila sono arrivati da tutta l’Isola per rivivere la storia di Sanluri, ma anche gli eventi culturali, di musica e spettacolo organizzati in occasione di Sa Battalla. L’esercito di figuranti si è mostrato con i costumi medioevali, oltre 300 i figuranti a cavallo con la collaborazione che ha visto lavorare fianco a fianco il Comune, la Pro Loco, le forze dell'ordine, i barracelli, la Polizia municipale, il parroco Mariano Matzeu, 35 gruppi di volontari fra associazioni culturali e compagnie d'armi medioevali.
Il sindaco Alberto Urpi ricorda le novità di quest’anno: “L'accampamento medioevale al Parco degli Scolopi, la presenza ai convegni di professori universitari di Barcellona, di Lancaster e di Cagliari, la partecipazione di un gruppo dei Lunghi archi di San Marino. E poi l'incontro col giornalista Roberto Giacobbo, il teatro pieno non ha lasciato a tanti la possibilità di ascoltarlo”.
È stata l’occasione anche per mostrare il totale dissenso contro le pale eoliche. Tanto che il comitato "Su entu nostu”si è presentato con i cartelli “Sì energia pulita, no speculazione, no eolico selvaggio".
@Monica Magro