Il primo atto della finale dei playoff tra Cagliari e Bari termina 1-1. Ed è un pareggio che va decisamente meglio ai pugliesi, visto che obbliga i sardi a cercare la vittoria domenica al San Nicola. Apre la sfida il solito Lapadula, poi Radunovic para di tutto, compreso un rigore di Cheddira, ma si arrende al 96' al secondo penalty concesso al Bari, trasformato stavolta dal neoentrato Antenucci. 

Vista l'importanza della posta in palio era lecito attendersi una sfida molto "bloccata", magari combattuta in mezzo al campo e con poche occasioni da gol. Nulla di tutto ciò: il primo tempo dell'Unipol Domus è una girandola d'emozioni. La prima delle quali è di marca rossoblù e scatena l'urlo dei sedici mila presenti: Nandez trova fra le linee Mancosu, il quale pennella un cross perfetto sul secondo palo per Lapadula, che liberatosi della marcatura del proprio avversario indirizza di testa il pallone alle spalle di Caprile per l'1-0. Appena nove minuti per passare in vantaggio, niente male. Ma il Bari dimostra di essere in finale playoff non a caso e inizia a creare occasioni a suo favore, soprattutto sulle palle alte e soprattutto a seguito di corner e piazzati calciati da Esposito. Prima Zuzek, a pochi passi dalla porta di Radunovic, non inquadra il bersaglio, poi Cheddira a più riprese, l'ultima proprio allo scadere, sempre di testa spedisce a lato di un niente. Ma l'occasione più grande per i pugliesi arriva al 38': Nandez intercetta in area con un braccio, dal dischetto si presenta il marocchino Cheddira, che conclude centrale favorendo la parata fondamentale di Radunovic, che si dimostra bravissimo anche a sottrarre la sfera allo stesso Cheddira sulla sua ribattuta. Il Cagliari, che al 20' aveva sfiorato il raddoppio con un colpo di testa di Deiola finito sulla traversa, arranca nel finale e se si ritrova negli spogliatoi in vantaggio lo deve soprattutto al suo portiere. 

Se Radunovic è risultato decisivo nei primi quarantacinque minuti di gioco, lo è ancora di più nella ripresa. Il portierone rossoblù si merita la copertina della serata, perché al di là del rigore parato a Cheddira, nel secondo tempo compie almeno altri tre miracoli su Cheddira, su Benedetti e sull'ex Ceter, entrato nel finale. E quando Radunovic non ci arriva, come all'89', a salvare i rossoblù sulla linea ci pensa Zappa, che nega al solito Cheddira la gioia dell'1-1. È un Cagliari sulle gambe, sicuramente stanco dopo i tanti impegni ravvicinati, che nel finale concede un altro penalty ai pugliesi (Altare atterra Folorunsho in area). Dal dischetto stavolta si presenta Antenucci, appena entrato, che spiazza Radunovic. 

Una doccia fredda per come è arrivata. Il Bari, a onor del vero, ha meritato il pareggio, ma subirlo in quel modo all'ultimo minuto fa davvero male. L'1-1 è un risultato che premia la squadra di Mignani, alla quale domenica basterà non perdere per conquistare la Serie A. Ma il Cagliari non deve mollare, occorre recuperare tutte le energie fisiche e mentali e andare al San Nicola col coltello fra i denti. Bisogna vincere per coronare il sogno. È possibile, il popolo rossoblù ci crede.

@Redazione Sintony News