Trentamila alberi di mangrovia per riforestare una zona umida in occasione della Giornata dell'Acqua. Obiettivo dell’Ong brasiliana Green Guanabara, ideatrice dell’iniziativa, è proteggere le acque dei fiumi tropicali ancora non contaminati e la vita marina e il clima. Il progetto di Green Guanabara è iniziato nel 2021 per recuperare 12,5 ettari di zona umida di mangrovie nella baia di Guanabara, nello stato di Rio de Janeiro.
In questo lasso di tempo, le organizzazioni che collaborano al progetto, la ONG Guardios do Mar e l'Instituto Mar Urbano, hanno piantato oltre 30.000 alberi nell'area di protezione ambientale di Guapi-Mirim. "Una mangrovia sana è un oceano pieno di pesci, una baia piena di pesci, un fiume pieno di pesci e pesce sulla tavola dei cittadini", ha detto all'agenzia Reuters il coordinatore di Guardios do Mar per il ripristino delle mangrovie, Laiudo Malafaia.
In occasione della Giornata mondiale dell’Acqua 2023 sono stati piantati gli ultimi 10 alberi per completare il programma. "Una foresta di mangrovie può catturare da cinque a dodici volte più carbonio di una foresta tropicale. Quindi, la soluzione per superare la crisi climatica è qui", ha detto il direttore dell'Instituto Mar Urbano, Ricardo Gomes. Anche i pescatori e i raccoglitori locali hanno partecipato al progetto di ripiantumazione per dare alla comunità locale un modo di vivere grazie alla foresta di mangrovie. Il programma è stato finanziato dalla società OceanPact.
Nei paesi con climi tropicali e subtropicali, dove sono abbondanti le piogge e c’è la presenza di paludi lungo gli argini e le zone costiere, crescono le foreste di mangrovie. Si tratta di habitat ricchi di carbonio e, per tale ragione, si stanno attuando diverse politiche urbane, volte a conservare e ripristinare questi ecosistemi fondamentali nel ciclo ecologico. Inoltre queste foreste forniscono agli animali una protezione naturale contro le tempeste e i monsoni, difendono le coste, impediscono l’erosione del suolo e forniscono rifugio per creature acquatiche, uccelli e piante. Per tale motivo diversi progettisti e urbanisti hanno ideato delle soluzioni in grado di ripristinare le aree forestali perdute e crearne di nuove.
Anche in negli Emirati Arabi Uniti va è in cantiere lo stesso progetto. Due milioni e mezzo di piantine di mangrovia saranno messe a dimora nei prossimi tre anni. Verranno piantate ad Abu Dhabi dall’omonima National Oil Company (Adnoc) che per farlo userà la tecnologia dei droni. Secondo quanto riferisce The National News, l’operazione fa parte del contratto firmato con la Distant Imagery, una compagnia di tecnologia degli Emirati, in base ad un intervento che prevede dieci milioni di alberi di mangrovia nel territorio entro il 2030. Il programma coinvolge tutti gli Emirati Arabi Uniti e per il prossimo decennio prevede di aggiungere al Paese 100 milioni di mangrovie che diventeranno anche un oggetto di studio sul contributo di questo albero nel preservare un luogo dai cambiamenti climatici.
Redazione sintony.it