Mantenere il prestigio e l'esclusività del marchio andando a conquistare una nuova fetta di mercato del mondo automobilistico. Era questa la sfida della Ferrari, con la sua nuova Purosangue, il primo SUV prodotto dalla casa di Maranello, e oltretutto, prima vettura a quattro porte del Cavallino Rampante.

Un duello molto complicato ma che al momento vede la Ferrari vincitrice: infatti dopo il lancio nel settembre del 2022, c'è stata una vera e propria corsa ad assicurarsi uno dei primi esemplari. Tuttavia, la Ferrari si è vista costretta a sospendere dopo soli due giorni le domande per i primi 3mila esemplari che saranno consegnati ai proprietari a partire dalle prossime settimane (partendo dai clienti VIP).  Nonostante il boom di richieste per la sua prima auto a quattro porte e quattro sedili, il Cavallino ha infatti mantenuto le sue direttive sulla produzione: anche se non si tratta di un'edizione limitata, la produzione annua di un singolo modello non può superare il 20% di quella totale (fissata a 15mila macchine all'anno).

Stando a chi ha avuto l'onore di guidarla, la Ferrari Purosangue ha tenuto fede alla storia del marchio anche per quel che riguarda lo stile, la tecnica e le prestazioni. Prima di essere un SUV (categoria nella quale rientra a fatica), l'ultima creazione di Maranello è stata una supercar. A partire dalle dimensioni e dalle proporzioni (è lunga 4,97 metri, larga 2,03 m e alta 1,59 m), passando per i materiali (cofano in alluminio e tetto in fibra di carbonio), le linee esterne aerodinamiche e gli interni, dotati di ogni comfort. Il motore invece un 6.5 V12 aspirato da 725 CV, rende il Purosangue qualcosa che non si è ancora mai visto nel segmento dei SUV.

Con il Purosangue la Ferrari ha mantenuto fede ai suoi prezzi: il modello base, che costa 390mila euro, arriva facilmente, scegliendo un pacchetto di optional medio, a 450mila euro. Si tratta di un prezzo esorbitante anche rispetto ai Super SUV di lusso già presenti sul mercato: per esempio costa quasi 100mila euro in più rispetto alla Rolls-Royce Cullinan, quasi il doppio dell'Aston Martin DBX 707 ed esattamente il doppio della Lamborghini Urus S e della Bentley Bentayga Speed. 

Tre volte la Maserati Levante e più di quattro volte la Porsche Cayenne. Con il Purosangue, la Ferrari è entrata prepotentemente nel segmento dei SUV di lusso andandosi a prendere il primato per il fuoristrada più oneroso. Una scelta che però ha portato ai suoi frutti: visto che il prezzo non sembra aver per nulla scoraggiato gli acquirenti che, anzi, sembrano apprezzare la coerenza del marchio del Cavallino Rampante.

Alessandro Paolo Porrà