L’accusa è di quelle pesanti: monopolio illegale del mercato della pubblicità digitale. Il colosso della ricerca sul web dovrà difendersi da quest’accusa del governo degli Usa. Google, si stiamo parlando del colosso di Mountain View, in California, dovrà smontare l’accusa del Dipartimento di Giustizia e di altri otto Stati che la accusano di monopolio pubblicitario e hanno chiesto lo smantellamento delle attività di tecnologia pubblicitaria del colosso californiano. Nell'azione legale si propone lo "spezzatino", con la separazione delle attività pubblicitarie.
"Google - si legge in una nota del Dipartimento di Giustizia nella denuncia che è stata sottoscritta, tra gli altri, anche dagli Stati di New York, California e Virginia - abusa del suo potere monopolistico per svantaggiare gli editori di siti web e gli inserzionisti che osano utilizzare prodotti di tecnologia pubblicitaria della concorrenza alla ricerca di risultati di qualità superiore o a basso costo".
Si tratta di un secondo caso monopolio illegale nella pubblicità digitale e nelle sue tecnologie. Si affianca al ricorso federale annunciato nel 2020 dal capo della divisione Antitrust del dipartimento, Jonathan Kanter, e incentrato su abusi di posizione dominante nei motori di ricerca che è previsto arrivi al processo a novembre.
Redazione sintony.it