Ancora violenze, maltrattamenti e abusi su disabili, ovvero su quelle persone che dovrebbero essere maggiormente tutelate dalla società e dallo Stato. Questa è la notizia che oggi sta ancora una volta facendo indignare l’Italia, quell’Italia onesta e solidale che ripugna e respinge con forza ogni forma di violenza, ancor più quella sui disabili.
Quello che hanno filmato i Carabinieri del Nucleo operativo del Comando provinciale e del Nas di Foggia nella casa di cura Don Uva ha del disumano: violenze e abusi sessuali su pazienti psichiatrici da parte del personale della struttura socio-sanitaria pugliese. I Carabinieri hanno notificato 30 misure cautelari, 15 arresti (7 in carcere e 8 ai domiciliari) e 15 tra obblighi di dimora e divieto di avvicinamento alle vittime.
Sono tutti indagati per maltrattamenti aggravati, violenza, sequestro di persona, favoreggiamento personale. Secondo la Procura foggiana avrebbero (il condizionale è d’obbligo nonostante le immagini terrificanti diffuse dai Carabinieri) approfittato di 25 persone, in condizioni "di incapacità o inferiorità fisica o psichica delle persone ricoverate".
Si tratta pazienti ospiti nel reparto femminile di psichiatria di lunga degenza ed hanno tutte tra i 40 ed i 60 anni. Le indagini sono state avviate la scorsa estate e concluse con il blitz di stamani coordinato dalla Procura. Sono stati perquisiti, oltre alle abitazioni dei 30 indagati, anche gli uffici ed i locali della struttura sanitaria. I vertici della struttura non risultano indagati.
Si costituirà parte civile il gruppo Telesforo, nel processo per le violenze perpretate all'interno del reparto ortofrenico del don Uva nei confronti dei pazienti psichiatrici, che questa mattina ha portato all'arresto di trenta dipendenti
Totale collaborazione della proprietà e dei vertici di “Universo Salute” nelle indagini relative all’operazione denominata 'New life' effettuata stamani dai Carabinieri dalle prime luci dell’alba. “Siamo in attesa dei dettagli del lavoro svolto dalla magistratura in collaborazione con la nostra Amministrazione – ha detto a Foggia Today l’Amministratore Delegato di Universo Salute Luca Vigilante - che sin dal primo giorno ha lavorato per la tutela dei pazienti, soprattutto di quelli più fragili sul piano mentale, chiedendo a tutte le organizzazioni sindacali e a tutti i lavoratori l’autorizzazione all’installazione di telecamere anche nelle camere. Questo alla luce della delicatezza del tipo di lavoro. L’autorizzazione ci venne concessa solo in alcune zone, per giunta note a tutti i lavoratori. Intanto l’Amministrazione aveva già operato dei licenziamenti per atti non conformi alla dignità e alle regole della comunità. Per cui noi continueremo ad essere cooperativi e collaborativi. Abbiamo provveduto alla sospensione di tutte le persone coinvolte e procederemo ai licenziamenti – ha concluso Vigialante - laddove ce ne saranno gli estremi”.
Emanuele Concas