Amazon conferma forti tagli al personale: il gruppo lascerà a casa 18.000 persone nel mondo. È la più forte ondata di licenziamenti nella storia della compagnia di Seattle. I lavoratori maggiormente colpiti, dell’azienda fondata da Jeff Bezos, saranno quelli dei negozi fisici che fanno capo ad Amazon Fresh, Amazon Go e la divisione People Experience and Technology Solutions.
Andy Jassy, amministratore delegato, in una comunicazione ai dipendenti sostiene che la decisione non è stata presa alla leggera. “Amazon ha resistito a economie incerte e difficili in passato e continueremo a farlo”, ha scritto Jassy. “Questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire le nostre opportunità a lungo termine con una struttura dei costi più forte; tuttavia, sono anche ottimista sul fatto che saremo creativi, intraprendenti e frammentari in questo momento in cui non stiamo assumendo in modo espansivo ed eliminando alcuni ruoli”.
Sebbene la prospettiva di consistenti licenziamenti incombesse su Amazon da mesi - la società ha riconosciuto di aver assunto troppe persone durante la pandemia - il totale del personale interessato, in aumento rispetto alle previsioni, suggerisce che le prospettive dell’azienda si siano complicate negli ultimi mesi. L'intervento sulla forza lavoro allinea Amazon ad altre aziende Big tech decise a ridurre i ranghi del personale. La società Usa di cloud computing Salesforce Inc. ad esempio, con sede a San Francisco e operativa in 36 Paesi nel mondo ha da poco annunciato l'intenzione di eliminare circa il 10% della forza lavoro, circa 8000 mila dipendenti su un totale di 79mila complessivi, e di tagliare le sue proprietà immobiliari.
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