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6 Dicembre 2022

Bankitalia: sul contante rischio scontro con il Pnrr e con la lotta all'evasione

Fabrizio Balassone, capo del servizio 'Struttura economica del Dipartimento di Economia" di Bankitalia, si è schierato contro la manovra del governo: ecco cosa ha detto

Fabrizio Balassone, capo del servizio Struttura economica del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia in ascolto alle commissioni di Camera e Senato, riunite per discutere sulla legge di bilancio, ha dichiarato: "Le disposizioni in materia di pagamenti in contante e l'introduzione di istituti che riducono l'onere tributario per i contribuenti non in regola rischiano di entrare in contrasto con la spinta alla modernizzazione del paese che anima il Pnrr e con l'esigenza di continuare a ridurre l'evasione fiscale".

Cosa rischia chi porta con sé una grossa somma di denaro?

Inoltre ha precisato: “39,2 miliardi è per noi la valutazione dell'importo lordo della manovra. Vedremo se nei prossimi giorni ci sarà da ragionare ulteriormente su questo aspetto. Gli allegati tecnici alla manovra sono stati resi disponibili mercoledì scorso: che ci sia qualche arrotondamento che potrà essere rivisto io non lo escludo".

Secondo Balassone, in manovra risultano delle misure non collegate alla crisi energetica: queste presentano aspetti critici che la Banca d'Italia ha più volte segnalato in passato con riferimento a misure analoghe.

Manovra, per Bankitalia il tetto al contante e i pagamenti digitali  riducono l'evasione fiscale - MilanoFinanza.it

Fabrizio Balassone si è espresso così: “La discrepanza di trattamento tributario tra dipendenti e autonomi, e all'interno di questi tra quelli sottoposti a regime forfettario ed esclusi, risulta accresciuta. In un periodo di inflazione elevata, la coesistenza di un regime a tassa piatta e uno soggetto a progressività come l'Irperf comporta un'ulteriore penalizzazione per chi soggetto a quest'ultimo".

@Redazione Sintony News