Carlotta Rossignoli, la ragazza che a soli 23 anni si è laureata in Medicina all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha chiuso il suo profilo Instagram.
Il caso della 23enne aveva sollevato diverse polemiche: l’accusa rivolta non è solo di promuovere un modello tossico, ma anche di aver ricevuto agevolazioni nel conseguire il titolo in tempi record.
I primi a chiedere spiegazioni in merito sono stati alcuni compagni di corso, autori di una lettera indirizzata al presidente del corso di laurea internazionale Andrea Salonia e alla preside della facoltà di Medicina e Chirurgia Flavia Valtorta.
Le frasi riportate nella lettera: "Perché non ci è stata offerta la stessa opportunità? Da dove viene questa eccezione? Come ha potuto fare più corsi in più anni insieme? Vorremmo una spiegazione".
In un'intervista al quotidiano La Repubblica, la 23enne si era difesa dicendo di non aver goduto di alcuna agevolazione, che tutto era stato fatto secondo le regole universitarie e di non aver mai richiesto appelli straordinari, come invece affermavano molti compagni di corso.
Ha inoltre fornito una spiegazione in più, in merito alle sue affermazioni sul ritenere inutile dormire o avere una relazione: "Intendevo dire che se ho un pomeriggio libero non lo trascorro a dormire".
E sempre durante quell'intervista ha respinto le accuse relative all'essere privilegiata: "Io privilegiata? La mia è una famiglia normalissima: papà impiegato di banca e mamma casalinga".
Le sue parole non sono bastate a fermare la bufera di critiche: molti utenti di Instagram avrebbero continuato a insultarla sotto ogni foto e così la ragazza, esasperata, ha deciso di chiudere il suo profilo.
@Redazione Sintony News