Non è certo questa una delle priorità del nuovo Governo targato Giorgia Meloni, ma sulla questione di genere si discute da anni ed è bene mettere le cose in chiaro. La nuova premier, anzi "il" nuovo premier ha scelto come vorrà essere chiamato. Nessun genere femminile: niente articolo "la" e men che meno la parola "presidentessa". "Il Presidente del Consiglio" va più che bene ed è questa la formula che verrà impiegata nelle comunicazioni ufficiali. 

Via libera anche da parte dell'Accademia della Crusca, che attraverso il proprio presidente, Claudio Marazzini, ha fatto sapere che non si tratta di un errore, ma di una semplice preferenza linguistica: "I titolo al femminile sono legittimi sempre, e quindi è giusto dire 'la' presidente (eviterei la presidentessa), 'la' premier (ma se possibile eviterei l'inutile forestierismo), 'la' prima ministra. Chi usa questi femminili accetta un processo storico ormai ben avviato", ha commentato Marazzini all'Adnkronos, ma allo stesso tempo ha sottolineato che "chi vuole interpretate il maschile non marcato come un errore di grammatica, commette un eccesso. Si tratta solo di una preferenza linguistica, magari ormai minoritaria, dettata dall'appartenenza anagrafica a una diversa generazione, o dettata da una cosciente scelta ideologica".

@Francesco Cucinotta