Udite, udite, da oggi i bacchettoni hanno vita breve. Anche la lingua italiana cambia e il "Ma però", le due congiunzioni "ma" e "però" che non dovevano mai essere usate nella stessa frase, da oggi stanno insieme e senza errori.
Le lingue come tutte le cose cambiano, così come accadde anni fa per "a me mi", che la Crusca (istituzione italiana con personalità giuridica pubblica che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana) aveva accettato.
Anni fa era stata la volta del “a me mi”, nel corso degli anni la Crusca ha rivisto le parole, i modi dire e le frasi che sono accettate nella nostra lingua.
La lingua come tutte le cose cambiano e i modi di dire e gli anglicismi entrano quindi a far parte della vita quotidiana basti pensare a parole come: leader, call, briefing.
Di base “ma però” è sempre stato considerato un errore poiché si ripetono due congiunzioni avversative inutilmente (un po’ come per “a me mi” che ripete il valore possessivo).
Nei Promessi Sposi, Alessandro Manzoni scrive:
“Non era un conto che richiedesse una grande aritmetica; ma però c’era abbondantemente da fare una mangiatina”.
@Redazione Sintony News