Le discussioni sull' addio al Grande Fratello di Marco Bellavia fanno discutere sempre più. Questa sera si aspetta con trepidazione la diretta del Reality Grande Fratello Vip intanto anche gli  ponsor prendono le distanze dal programma.   

Il tema della depressione all' interno della casa, sollevato dall' ex conduttore  di “Bim Bum Bam”  proprio all' interno della casa più spiata d' Italia ha visto gli altri concorrenti insensibili e ancora peggio, un comportamento volto al bullismo e all' emarginazione da parte del gruppo degli inquilini verso Bellavia al quale non hanno risparmiato feroci giudizi e frasi poco delicate che hanno portato il concorrente a lasciare la casa.

Il conduttore del Grande Fratello,  Alfonso Signorini, in diretta dagli studi di Cinecittà durante il daytime del GF Vip, andato in onda oggi pomeriggio su Canale 5 è intervenuto sulla questione spiegando le dinamiche che hanno fatto si che Bellavia, lasciasse la casa,  sottolineando come la casa del GF Vip possa essere un’occasione di rinascita ma, come in questo caso, anche il contrario.

«La casa a volte può essere una cura in un momento down della propria vita, la storia per esempio di Pamela quest’anno lo dimostra. Pamela è una donna molto più risolta. La storia di Daniele Bossari lo ha dimostrato, che ha trovato nella casa del Grande Fratello una nuova linfa vitale. Però a volte la casa acuisce anche i problemi, come accaduto purtroppo a Marco. La convivenza forzata, la situazione di costrizione. Evidentemente non era un percorso adatto per quella che era la sua situazione in questo momento».
 

Signorini ha anche detto, riferendosi al comportamento degli altri occupanti della casa, che si parlerà in puntata di quanto avvenuto: «Avremo modo di parlarne con i concorrenti che hanno agito in un modo per inatteso e in modo assolutamente condannabile, mostrando un’aridità, una mancanza totale di empatia, solidarietà. Nessuno ha allungato una mano a Marco, nonostante lui avesse chiesto pubblicamente un aiuto. E questo è un atteggiamento che molto spesso troviamo nelle nostre vite quotidiane, dove la parola solidarietà non è quasi più conosciuta». In chiusura Signorini, ha sottolineato il disagio del pubblico a casa.   «Certamente il pubblico ha giustamente, come noi, condannato certi comportamenti, certe asserzioni, certe frasi, che oggi non si possono e non devono più essere tollerate».

@Redazione Sintony News