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15 Marzo 2022

La Costa Smeralda compie 60 anni

Dal fondatore Aga Khan al Qatar: il presidente Persico all'Ansa racconta il mito vacanze di lusso

Era il 14 marzo del 1962 quando a Olbia, davanti al notaio Mario Altea, il principe Karim Aga Khan, allora 25enne Imam degli ismailiti nizariti, con altri cinque soci fondatori, diede vita al Consorzio Costa Smeralda.  Oggi asset immobiliari e terreni sul mare sono di proprietà di Smeralda Holding, società italiana controllata dal fondo sovrano Qatar Investment Authority.

"Il principe Aga Khan è stato e sarà sempre colui che ha dato vita a un sogno - racconta all'Ansa il presidente del Consorzio Costa Smeralda, Renzo Persico - creando un intramontabile mito turistico. Ma a chi oggi continua a perpetuare quell'intuizione va altrettanto merito per aver saputo conservare e migliorare, adeguando ai cambiamenti sociali, demografici, tecnologici e ambientali, una destinazione turistica che grazie alla sua organizzazione privata e alla connotazione del suo territorio è riuscita a essere un riferimento competitivo di pari passo con l'evoluzione delle esigenze del turismo di lusso internazionale".

Assieme ai primi hotel di lusso, partirono i lavori per la costruzione di strade, banchine nel porto, aeroporto (si iniziò con una pista in terra battuta e con la nascita di Alisarda come compagnia aerea per il trasporto dei primi clienti), campo di golf, eliporto, centro medico, cantiere navale per il rimessaggio degli yacht, la Chiesa Stella Maris, il servizio di vigilanza. Smeralda Holding, società italiana controllata dal fondo sovrano Qatar Investment Authority, è attualmente la proprietaria di asset immobiliari e terreni sul mare.

"Il Consorzio - prosegue Persico - mantiene sane e pulite 22 spiagge su un tratto di 55 chilometri di coste della Gallura ottenendo i massimi punteggi nei criteri di qualità delle acque di balneazione e del servizio offerto. L'area consortile è costituita dal 96.3% di territorio verde. Questa percentuale è rimasta invariata durante questi 60 anni, ma nel frattempo la destinazione turistica Costa Smeralda è radicalmente cambiata. All'epoca della sua fondazione, la Costa Smeralda - che, ricordiamolo, è un marchio registrato e non un toponimo - era come un club privato, una comunità esclusiva, che venne popolata coinvolgendo tutto l'entourage del principe e molti esponenti del jet-set internazionale"

 

@Moreno Pisano