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16 Febbraio 2022

Allarme rosso in Amazzonia, a gennaio la deforestazione cresce del 430%

Quello del 2022 è stato il gennaio con il tasso di deforestazione più alto degli ultimi 15 anni.

Un nuovo, triste, primato per l’Amazzonia in Brasile. Nel gennaio appena trascorso, la foresta pluviale più grande del mondo ha registrato un nuovo record di deforestazione. La distruzione del polmone verde della Terra è un male che continua a peggiorare, nonostante le promesse del governo di Jair Bolsonaro. Nel gennaio 2022, infatti, sono stati abbattuti alberi su una superficie di 430 chilometri quadrati. Cinque volte di più rispetto a quanto registrato a gennaio 2021. Qualcosa come l’estensione di Milano, Napoli e Palermo messe assieme. I dati sono stati raccolti attraverso l’agenzia di ricerca spaziale governativa Inpe. Ma per i ricercatori ambientali che studiano il fenomeno non si tratta di una sorpresa: da quando Jair Bolsonaro è diventato presidente nel gennaio 2019, la distruzione delle foreste è in aumento, così come l’indebolimento delle protezioni ambientali. L'Inpe sostiene che nel mese di ottobre 2021 siano andati distrutti 877 chilometri quadrati di foresta, il 5 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2020. In tutto il 2021 sono spariti 9.724 chilometri quadrati di foresta, l’equivalente dell’estensione delle Marche. Si tratta del 33% in più rispetto al 2020, anno che si era già rivelato estremamente critico per la salute dell’Amazzonia.

 

@Moreno Pisano