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10 Gennaio 2022

Djokovic riammesso in Australia, il fratello: "Vogliono arrestarlo". Ma il governo nega

Ore concitate a Melbourne dopo la decisione del tribunale, che ha dato ragione al tennista

Il tribunale di Melbourne ha dato ragione a Novak Djokovic e ha annullato questa mattina la revoca del visto per entrare in Australia. La vicenda però non finisce qui, perché il governo federale non sembra disposto a mollare la presa e, secondo quanto riferito dai familiari del tennista, ci sarebbe un grosso spiegamento di forze dell'ordine fuori dall'ufficio dei suoi legali, pronti ad arrestarlo. Questo sostiene anche il fratello del serbo, Djordje: "Le ultime informazioni dicono che lo vogliono bloccare. Attualmente ci stiamo consultando con gli avvocati. Novak è con i suoi legali nella sede del tribunale e esamina tutte le opzioni. Per le autorità australiane è stata una grande sconfitta, e per questo accusano il colpo". L'Australia però ha negato le affermazioni dei familiari del campione.

Ora il ministro per l’Immigrazione Alex Hawke ha quattro ore di tempo dalla lettura della sentenza per intervenire personalmente e decidere comunque di annullare il visto per altri motivi: lo dice il Guardian, che spiega anche che se ciò dovesse accadere, il caso potrebbe tornare di nuovo in tribunale perché Djokovic rischierebbe di essere bandito dall'Australia per tre anni. 

 

@Marzia Diana