Anna, 54 anni, viveva in un tugurio e non aveva più nulla, dopo la morte della sua cagnolina. Un giorno, a Ferragosto, due villeggianti, Tiziana Campioli e Vittoria Mercanti, s’inerpicano lungo una mulattiera, tre chilometri oltre Piandelagotti, comune di 1.800 abitanti a 1.200 metri d’altezza, Appennino modenese. A un tratto sentono un pianto: è quello di Anna, in lacrime per la morte di Trilli, cagnolina trovatella con lei da nove anni. 
Tiziana e Vittoria la accompagnano dentro per confortarla ma quel che vedono le angoscia da subito: Anna occupa una sola stanza perché le altre sono pericolanti. "Questa casa apparteneva ai nonni, poi ci sono rimasta con i genitori che non ci sono più", spiega Anna che ha fatto mille lavoretti - domestica in un convento, lavapiatti in un albergo all’Abetone - e che ora tira avanti quasi con niente.

Le due donne rincasano ma si ripromettono di fare qualcosa per la loro nuova amica. Così contattano prima Lamberto Piacentini, portalettere in pensione nella Bassa modenese. Poi convicono il sindaco: il paese, alla fine, ha regalato ad Anna una nuova casa, per ricominciare.