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25 Novembre 2021

Assolto Alex Pompa, uccise il padre violento per difendere la madre

La sentenza della Corte d'Appello di Torino: Alex Pompa assolto "perché il fatto non costituisce reato"

Questo quanto stabilito dal Corte d'Assise di Torino in merito al caso del 20enne a processo per aver ucciso il padre il 30 aprile 2020 nella casa di famiglia a Collegno, per difendere la madre e il fratello dalle violenze del genitore. La decisione al termine di una camera di consiglio durata quasi sei ore.

«È tutto così strano, non ho avuto ancora il tempo per metabolizzare, voglio solo andare a casa, è stata una giornata intensa, pesante, solo a casa saprò metabolizzare». Sono le prime parole di Alex Pompa. Che ha aggiunto: «Ci tengo a ringraziare questa Corte».

Il pubblico ministero Alessandro Aghemo aveva chiesto 14 anni di carcere per il ragazzo: secondo il pm Alex Pompa aveva davvero voluto commettere l'omicidio, accoltellando il padre, senza dare la possibilità al genitore la possibilità di difendersi, avendo poi una reazione spropositata e differente rispetto a quella del fratello al termine di quella ennesima lite famigliare. Aghemo aveva inoltre concesso una riduzione di pena per la seminfermità di Alex ed aveva invitato la Corte a tenere in considerazione la concessione delle attenuanti generiche per come si è comportato durante il processo e per le provocazioni subite durante quella drammatica sera. Il legale del ragazzo, Claudio Strata, aveva invece chiesto l'assoluzione piena invocando la legittima difesa.

«Siamo contentissimi, finalmente, ce lo meritiamo, grazie a tutti». Così tra le lacrime la mamma di Alex, Maria, alla lettura della sentenza che ha assolto il figlio dall’accusa di aver ucciso il padre. «La prima cosa che faremo ora? abbracciarci», ha aggiunto.